Harry e Meghan, due caricature mal riuscite dei Principi del Galles. Non esiste margine di confronto, hanno distrutto la loro reputazione.
Il dado è tratto, i Principi del Galles hanno fatto scacco matto. Nonostante la pubblicazione dell’opera denigratoria scritta da Omid Scobie ai danni della Royal Family, la reputazione dei Duchi del Sussex risulta ormai compromessa. La trama intessuta intorno alla loro figura, un racconto prevedibile e per nulla originale, non convince minimamente tanto i cittadini britannici, quanto il pubblico statunitense. In un primo momento la coppia venne accolta piacevolmente oltreoceano, per poi essere abbandonata a sé stessa dopo la diffusione di Spare – Il Minore. Da ferventi ed onesti guerrieri, Harry e Meghan vennero considerati noiosamente lamentosi.
Le innumerevoli incongruenze contemplarono inevitabilmente un ridimensionamento del loro indice di gradimento. La critica ai media e l’accusa alla professionalità giornalistica, associata alla dipendenza ossessiva dall’attenzione delle telecamere; il rancore espresso contro la monarchia britannica e il vittimismo manifestato nel momento in cui il sovrano regnante rimosse il loro nome dal cottage donato loro dalla Regina Elisabetta II; per non parlare poi dell’accusa di razzismo, poi smentita e successivamente ribadita. Insomma, Harry e Meghan rappresentano ormai una mera caricatura mal riuscita dei “rivali” britannici. Non si avvicinano neanche lontanamente a William e Kate, tantomeno all’eterna e compianta Diana Spencer.
I perdenti hollywoodiani
The Hollywood Reporter detta sentenza: Harry e Meghan inseriti nella lista dei perdenti, insieme a Elon Musk ed Ezra Miller. La loro causa, inizialmente, poteva presentare un minimo di fondamento. La lotta in favore della libertà, contro le ipocrisie e formalità datate della monarchia britannica. Una battaglia, questa, iniziata anzitempo da Diana Specer. Harry non superò mai la perdita di sua madre, trauma che si presenta costantemente in ogni sua dichiarazione. E’ possibile dunque che in origine il suo più sincero ed onesto tentativo fosse quello di onorare la sua memoria. Tuttavia, il suo errore risiede nei metodi, più che nel principio di fondo.
Spare appare come una rivendicazione della sua superiorità rispetto al fratello maggiore, il tentativo di sminuire la sua figura approfittando delle sue debolezze. Meghan paragonata a Diana Spencer, mentre Kate – che effettivamente ne riveste il ruolo – viene deliberatamente sbeffeggiata. Lamentele, prese di posizione infondate, lotte alla supremazia, alimentate – forse – da tanta invidia, rancore e frustrazione. Non erano i protagonisti e l’idea di chinare il capo in favore dei “rivali” non era accettabile. Persino i cittadini statunitensi hanno abbandonato i Duchi del Sussex: “Forse vale la pena di sopportare tutto lo scherno e il disprezzo per evitare di dover svolgere più di 200 compiti della Royal Family ogni anno” – commenta il magazine, ed ironizza – “che sembrano terribili”.