Non solo carri armati e fanteria, adesso Putin si prepara alla guerra aerea contro l’Ucraina. E non scherza.
Conclusa la controffensiva di Kiev nei confronti dell’esercito russo, ora il Cremlino è deciso a rispondere e ad approfittare dell’arrivo del rigido inverno per riorganizzare le idee.
Ma Putin sembra aver capito come voler condurre il futuro della guerra ed è deciso a rivelare armi micidiali che l’esercito di Kiev non potrà combattere. Ora Putin si prepara alla guerra aerea, dove in questo momento l’esercito di Mosca sembra avere l’assoluta padronanza.
Utilizzato il Beriev A-50
Secondo informazioni rivelate dall’intelligence britannica, Mosca avrebbe iniziato ad utilizzare l’aereo di sorveglianza “A-50 Mainstay D“. Si tratta del nome che la NATO utilizza per identificare il Beriev A-50, il pluridecennale velivolo prodotto e utilizzato in epoca sovietica. Si tratta di un mezzo estremamente potente che sancisce ancora di più la supremazia aerea della Russia in territorio ucraino. Putin, infatti, ha in mente per il futuro la guerra aerea e l’impiego del Beriev A-50 servirà a segnalare al sistema missilistico a lungo raggio Sa-21 nuovi obiettivi da colpire.
A rivelare l’utilizzo di questo potente mezzo è stato il Ministero della Difesa britannico, che aggiorna i cittadini sulle informazioni fornite dall’intelligence di Londra. La missione del velivolo sarà infatti quella di coordinare gli aerei dell’aeronautica militare russa, ottimizzando l’individuazione di obiettivi ucraini. Questo aumenta di fatto la supremazia aerea – già acquisita durante i primi giorni di combattimento – della Russia in territorio ucraino. La particolarità del Beriev A-50 sta nel fatto che può utilizzare il proprio radar per individuare aerei e obiettivi a distanze molto più luunge rispetto al radar terrestre dell’Sa-21.
La sua capacità di volare ad altitudini praticamente irraggiungibili per i caccia nemici, rende questo velivolo particolarmente efficace nello spionaggio. Riesce ad individuare minacce a lunghissima distanza e funge anche da centro di comando e controllo mobile. La strategia di Mosca sembra essere quella di adottare in larga misura “armi” come questa anche in futuro. La preoccupazione sta nelle promesse dell’Occidente riguardo il rifornimento di nuovi aerei per l’Ucraina. Molti piloti hanno infatti iniziato l’addestramento con i caccia europei, con lo scopo di utilizzare al più presto i velivoli da combattimento in territorio ucraino, contro i caccia russi. Un rischio che la Russia vorrebbe scongiurare a tutti i costi, tanto da accettare maggiori pericoli per il Beriev A-50, spinto sempre più vicino alla prima linea nemica.