Aumenta la paura per i civili catturati da Hamas. Adesso si teme davvero che gli ostaggi possano annegare a causa dell’esercito
Quella tra Israele e Hamas sta diventando, a poco a poco, sempre di più una guerra di logoramento ed estenuante violenza.
Nonostante la frequenza dei bombardamenti aerei da parte dell’aviazione israeliana stia leggermente iniziando a calare, gli scontri a fuoco si moltiplicano e vanno avanti. Ma ora la preoccupazione è soprattutto per quegli ostaggi israeliani nella mani di Hamas, che potrebbero correre un rischio enorme, soprattutto per mano israeliana. C’è infatti chi teme che possano annegare.
La strategia di Israele potrebbe essere sbagliata
Fin dall’inizio del conflitto, il primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che l’obiettivo numero 1 di Israele sarebbe stato quello di eliminare in maniera definitiva l’organizzazione palestinese Hamas. Tuttavia, il modo in cui i miliziani – con i loro leader – si nascondono ed evitano di essere catturati da parte delle forze israeliane, rende particolarmente difficile la riuscita di questa missione. Ecco perché da giorni si moltiplicano le ipotesi su quale possa essere la strategia di Israele, ma anche le paure per la vita degli ostaggi rimasti a Gaza. La decisione di eliminare Hamas in maniera brutale, infatti, potrà presto investire anche i civili israeliani catturati.
Negli ultimi giorni si è fatta strada l’ipotesi che Israele potessi cercare di eliminare i miliziani di Hamas nascosti nei bunker sfruttando il mare del Medio Oriente. In particolare, si sono moltiplicate le voci secondo cui l’esercito avrebbe iniziato a pompare acqua di mare nei chilometrici tunnel sotterranei di Gaza. Bunker chilometrici che costituiscono una vera e propria metropolitana di nascondigli a disposizione delle migliaia di uomini che fanno parte di Hamas. Una soluzione che permetterebbe forse di evitare di ispezionare tunnel dopo tunnel, ma che ammazzerebbe in maniera indiscriminata tantissime persone. Tra cui soprattutto gli ostaggi, che ora rischiano di annegare.
Una strategia assolutamente non condivisa da parte degli alleati occidentali, primi su tutti gli Stati Uniti. Nelle ultime ore, infatti, il presidente americano, Joe Biden, ha fatto sapere che Israele sta lentamente perdendo il sostegno americano. Una conseguenza dei continui “bombardamenti indiscriminati” avvenuti negli ultimi due mesi nella Striscia di Gaza. Non si sa quanto questa dichiarazione sappia di avvertimento o di reale contrarietà da parte degli States. Tuttavia, il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha fatto sapere che l’esercito israeliano “continuerà il conflitto contro Hamas, con o senza il sostegno internazionale”.