Lo scandalo che ha travolto Hunter Biden, coinvolge inevitabilmente l’inquilino della Casa Bianca. Biden rischia l’impeachment.
I candidati alle presidenziali americane visitano piacevolmente le aule del tribunale, ancor più di quanto dovrebbero frequentare i propri uffici amministrativi. In un’estenuante lotta a chi possiede la fedina penale più sporca, i cittadini statunitensi si ritroveranno a scegliere il famoso “meno peggio” nell’autunno del prossimo anno. L’inquilino della Casa Bianca, oltre a dover rispondere alle provocazioni del rivale repubblicano, si vede costretto ad affrontare in prima persona lo scandalo che ha coinvolto suo figlio, Robert Hunter Biden – l’amato secondogenito del Presidente incriminato dalla procura federale per reati fiscali.
Si tratta della seconda accusa federale ai danni del 53enne, che nel 2018 venne accusato di aver mentito in merito all’acquisto di un’arma da fuoco nel Delaware. Condizione che ha inevitabilmente minato la reputazione di Joe Biden, lo stesso che pubblicamente si dichiarò contro il possesso ingiustificato e l’abuso delle armi negli Stati Uniti. E visto che la mela non cade troppo lontana dall’albero, il Congresso americano ha iniziato a nutrire seri dubbi sull’onestà del democratico in carica. E’ la prima volta di fatto che il figlio di un Presidente venga incriminato dal Dipartimento di Giustizia.
Problemi per Joe Biden
Il Congresso degli Stati Uniti d’America ha approvato l’apertura di un indagine ai fini di stabilire eventuali coinvolgimenti del Presidente in merito all’incriminazione di Hunter Biden per evasione fiscale. Joe Biden dovrà quindi rispondere pubblicamente e formalmente all’accusa di impeachment, un tasto dolente che potrebbe compromettere la campagna elettorale in occasione delle prossime presidenziali. “Non prendiamo questa responsabilità alla leggera” – spiega Mike Johnson, speaker e membro del gruppo dirigente – “non daremo un giudizio anticipato sull’esito dell’indagine”.
Nel frattempo il diretto interessato risponde alle accuse, sostenendo che si tratti di un mero escamotage politico dei repubblicani per distogliere l’attenzione sulla posizione compromessa di Donald Trump. “Una spedizione di pesca senza fondamento” – la definisce la Casa Bianca e aggiunge – “non ci sono prove a sostegno dell’impeachment del Presidente Biden”. Lo stesso Hunter è intervenuto, difendendo suo padre e sottolineando la sua completa estraneità ai fatti. E’ possibile che l’indagine si estenda fino al 2024, anno nel quale il candidato democratico dovrà conquistare nuovamente la fiducia dei suoi, sempre più scettici, concittadini.