Una trama tragicomica che vede protagonisti i passeggeri del Boeing 737-800, diretto da Malaga a Treviso. Un viaggio di oltre 10 ore.
Alle 7 del mattino i passeggeri hanno raggiunto finalmente l’aero destinato al decollo, un volo diretto da Malaga a Treviso. Come accade di consueto, conclusa la dettagliata spiegazione dei servizi di soccorso, il personale di bordo ha invitato i presenti ad allacciare le cinture per prepararsi alla partenza. Il velivolo ha così iniziato il rullaggio sulla pista, ma a metà percorso si è inspiegabilmente fermato. Il pilota ha giustificato l’accaduto con una problematica associata all’aria condizionata ed ha dunque chiesto ai viaggiatori di scendere. Hostess e steward hanno consegnato agli sfortunati un buono da dodici euro da consumare nei bar dell’aeroporto.
Quello che si presentava come un semplice imprevisto, si è rivelato una vera e propria condanna. Nel primo pomeriggio i passeggeri non erano ancora a conoscenza del proprio destino ed attendevano aggiornamenti dal personale di bordo. Un fugace raggio di luce si è rivelato finalmente alle 16.00 circa, quando gli sventurati sono stati indirizzati verso un secondo aereo, apparentemente idoneo al volo. La prassi sempre la medesima: i passeggeri si siedono comodamente sulle poltrone, esausti dalle innumerevoli ore di attesa, hostess e steward espongono i dispositivi di emergenza e il pilota ringrazia i viaggiatori per la scelta. Dopodiché l’aereo si è fermato di nuovo.
Odissea a terra
L’aereo è rimasto inchiodato a terra per la seconda volta: le forze dell’ordine spagnole hanno fatto irruzione nel velivolo, in seguito alla ricezione di una segnalazione che indicava la presenza di tre passeggeri ubriachi a bordo. Le autorità hanno identificato immediatamente i malfattori e gli hanno intimati a lasciare la struttura. A quel punto i passeggeri hanno cominciato – giustamente – a scalpitare. Il pilota ha nuovamente annunciato l’imminente decollo, il terzo per la precisione.
Ed ecco che per l’ennesima volta il Boeing 737-800 è rimasto bloccato in mezzo alla pista, mentre il velivolo della mattina lasciava indisturbato l’aeroporto di Malaga in volo. “Sembrava una beffa” – ha commentato un passeggero. L’aereo ha lasciato la pista alle 18.40, dopo quasi dieci ore di attesa estenuante. Gli sventurati viaggiatori hanno raggiunto la meta stabilita in tarda notte, vivendo con ansia e angoscia l’intero tragitto. Vi era infatti il rischio di atterrare in un aeroporto alternativo, per poi attendere nuovamente l’accesso ad un terzo velivolo idoneo al volo. Molti di loro, prevedibilmente, si sono mossi per ricevere immediatamente il rimborso del biglietto.