Netanyahu cerca il sostegno di Putin

Netanyahu offeso dalle affermazioni di “un caro amico”. Putin denuncia i crimini dei terroristi, ma non accetta il massacro palestinese.

Israele critica aspramente l’ambiguità delle potenze occidentali, le quali denunciano i crimini di Hamas e sottolineano l’importanza della sua neutralizzazione, ma al contempo pretendono una tregua umanitaria definitiva. Netanyahu può ancora contare sulla collaborazione concreta degli Stati Uniti, in prima linea in merito all’invio di rifornimenti militari e al trasferimento di miliardi di dollari nelle tasche della nazione in conflitto. Nondimeno la posizione del paese appare sempre più delicata e potenzialmente rischiosa. La coalizione al governo si sta progressivamente isolando, in pochi sostengono tutt’oggi la legittimità dell’operazione in atto.

Netanyahu deluso da Putin
Netanyahu offeso dalle dichiarazioni di Putin – foto: ansa – rationalinternational.net

Lo stesso Vladimir Putin ha chiarito la sua posizione sul conflitto israelopalestinese. Egli produce una distinzione tra terroristi e popolazione, spiegando che – mentre i primi meritano di essere travolti dalla furia delle forze armate nemiche – la seconda non dovrebbe patire conseguenze e ripercussioni sulla base delle azioni di pochi. Un pensiero che ha inevitabilmente toccato direttamente il leader israeliano. Netanyahu ha abbandonato una riunione del gabinetto di guerra per poter parlare con il leader russo in collegamento dal Cremlino. Egli si è detto offeso su quanto espresso da quello che considera “un caro amico”.

Netanyahu offeso, chiama Putin

Il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov ha spiegato come sia inaccettabile il fatto che Israele sfrutti l’onda della tragedia associata alle 1.400 vittime dell’attentato del 7 ottobre “per giustificare una punizione collettiva del popolo palestinese”. Il Cremlino inoltre ha aperto i negoziati con i principali esponenti di Hamas, in modo da ottenere il rilascio degli ostaggi con doppia cittadinanza – russa ed israeliana. Netanyahu, consapevole della fitta rete di contatti, avrebbe espresso il proprio rammarico e la propria delusione.

Putin difende i palestinesi
Putin contro Hamas, ma a favore della popolazione palestinese – foto: ansa – rationalinternational.net

Eppure, nonostante la pressione esercitata dall’Ue, così come dalla Russia e dagli Stati Uniti – almeno in via teorica, il leader israeliano ha esposto a chiare lettere la sua posizione. Egli ha dichiarato che il conflitto “continuerà con intensità maggiore, nel nord e nel sud della Striscia di Gaza, per raggiungere tutti gli obiettivi”. Il massacro della popolazione ha contemplato inevitabilmente un cambio di rotta significativo. Se in origine le potenze occidentali si trovarono di comune accordo in merito al sostegno dello Stato di Israele, ora risultano imprigionate in un limbo di indecisione. Appare sempre meno chiaro a chi sia da attribuire il ruolo di “antagonista”.

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