L’Ucraina affonda e Putin vincerà ancora

All’età di 71 anni, Vladimir Putin può programmare ancora 13 anni di presidenza. Si è ricandidato ufficialmente, senza avversari veri e propri

L’occasione è stata la cerimonia per il giorno degli Eroi della Patria, al Cremlino naturalmente. Al termine di un incontro, uno dei partecipanti ha fatto sapere all’agenzia Tass che il presidente Vladimir Putin ha annunciato di ricandidarsi alle presidenziali di marzo. Sarebbe il quinto mandato, un segno di forza ma anche dell’impossibilità di immaginare una Federazione russa diversa dall’attuale, quasi sempre in guerra da quando Putin ha preso il potere, nel ’99 come primo ministro.

L'Ucraina affonda e Putin vincerà ancora
Cerimonia solenne al Cremlino per gli Eroi della Patria – rationalinternational.net Ansafoto

Precisamente, è stato Artjom Zhoga a rivolgere al numero uno la domanda sulla candidatura. La circostanza è significativa, dato che Zhoga è al comando del battaglione Sparta. E’ l’unità dell’esercito russo forse più discussa durante la guerra d’Ucraina, dato che è stata accusata di crimini e di torture, comprovati anche da filmati. La Corte Suprema dell’Ucraina infatti ha dichiarato organizzazione terroristica il battaglione Sparta, sorto nel 2014 a Donetsk. Da subito legato all’ultranazionalismo russo, zarista e irredento, come dimostra anche la simbologia adottata. Il fondatore, non per nulla, è stato Arsen Pavlov, tristemente famoso per la sua ferocia.

Premiato il capo del battaglione che per l’Ucraina è terrorista

Ebbene, Artjom Zhoga è stato insignito da Vladimir Putin della croce dorata con nastro bianco, rosso e blu, che contraddistingue gli Eroi della Federazione russa. E’ l’onorificenza più alta. Appuntata la medaglia dallo zar, Zhoga ha scambiato con lui alcune battute e dopo la cerimonia ha dato la notizia della ricandidatura prima di ogni altro. Per la verità, Putin ha ammesso di aver considerato la possibilità di non ripresentarsi, salvo poi ricredersi, salutato gioiosamente dai tweet dei principali sostenitori.

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Artjom Zhoga e Vladimir Putin nello splendore del Cremlino – rationalinternational.net Ansafoto

Le elezioni con ogni probabilità saranno un plebiscito senza storia, secondo la consuetudine. Putin, infatti gode, dell’80% dei consensi, dopo aver eliminato gli oppositori nei modi più spregiudicati. Il principale avversario è ancora Aleksej Navalnyj, che si trova nel carcere IK-6 di Melekhovo, nella Russia centrale, sopravvissuto all’avvelenamento del 2020. Intanto, la campagna elettorale meno emozionante del mondo è già iniziata. Putin si è concesso dei viaggi all’estero, l’ultimo negli Emirati arabi uniti, e riprenderà i rapporti con i cittadini in occasione del discorso di fine anno.

Elezioni fasulle in vista: la Russia non ammette alternative

I candidati avversari saranno scelti dallo stesso Putin, giusto per salvare le apparenze della democrazia. L’unico, vero rivale è Navalnj, che ha fatto affiggere dei manifesti che rimandano con un codice Qr al sito “Russia senza Putin”, nella flebile speranza di insinuare un dubbio negli elettori. I quali avranno tre giorni per recarsi alle urne, dal 15 al 17 marzo, come ha annunciato la presidentessa della commissione elettorale Elena Pamfilova.

L’aumento dei giorni in cui votare, da uno a tre, prosegue dal 2020, anno della pandemia, allo scopo di evitare gli assembramenti. Il vero obiettivo, oggi, è combattere l’astensionismo, per dare una legittimazione a una democrazia che assomiglia moltissimo a una dittatura. Vladimir Putin ha 71 anni, eppure potrà ricandidarsi fino al 2036, quando ne avrà 84, come consentito dalla riforma costituzionale che ha fatto approvare egli stesso. Nel frattempo, la Russia ha compiuto ben 54 attacchi aerei in 24 ore nella zona di Kherson, lanciando missili su Kiev e Dnipropetrovsk. Nulla sembra più poter fermare le forze russe.

 

 

 

 

 

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