La first lady ucraina interviene in merito alla decisione degli Stati Uniti: niente più aiuti per i soldati al fronte.
Una trama che non appassiona più i lettori, il forte coinvolgimento iniziale si è inevitabilmente affievolito. Gli Stati Uniti d’America avevano percepito il conflitto russo-ucraino come l’occasione perfetta per rivendicare la propria posizione di rivalità contro il Cremlino. Quella che doveva essere un’operazione lampo, è divenuta ben presto una guerra a tutti gli effetti. Circa 300.000 soldati, tenendo in considerazione entrambi i fronti, hanno perso inesorabilmente la vita. E mentre Zelensky ha cercato disperatamente l’appoggio dell’Occidente, Putin si è rivolto alla Corea del Nord.
Tuttavia ad oggi, gli alleati – che un tempo manifestavano profonda considerazione e rispetto per il leader ucraino – hanno deciso di lavarsene le mani. I deputati repubblicani hanno votato contro l’approvazione dei 111 miliardi destinati ai casi di emergenza estera, di cui 60 sarebbero finiti nelle tasche della nazione in conflitto. Il prossimo anno i cittadini ucraini saranno chiamati a votare la prossima figura presidenziale. A questo proposito, per la prima volta dal consumarsi delle ostilità, la first lady ha espresso il proprio pensiero in merito alle potenziali conseguenze delle tensioni in atto.
La first lady ucraina dice la sua
Olena Zelensky ha spiegato che le sue intenzioni si riassumono nel tentativo di persuadere il marito ad abbandonare definitivamente la carica. Il conflitto ha lacerato il paese, tanto quanto la quiete dei singoli nuclei famigliari stabiliti sul territorio. La first lady desidera la pace e vorrebbe ritirarsi dalla vita pubblica, un desiderio che spera sia condiviso dal leader ucraino. E mentre i cittadini discutono sulle prossime elezioni presidenziali, la moglie del Premier ha lanciato un ultimo appello alle principali potenze occidentali. “Se il mondo si stanca di aiutarci, ci lascerà semplicemente morire” – le parole accorate.
“Abbiamo davvero bisogno di aiuto” – le dichiarazioni rilasciate da Olena Zelensky appaiono come preghiere – “Ci fa molto male vedere segnali che l’appassionata disponibilità può affievolirsi”. Effettivamente il mondo intero non nutre più particolare interesse per la causa, in quanto focalizzato sul conflitto israelopalestinese. La first lady ha quindi espresso il proprio pensiero, per la prima volta dal lancio della prima bomba russa, ribadendo al contempo le necessita del proprio paese. Sembra tuttavia che tali parole rimarranno nell’etere, senza possibilità di attecchire nelle menti di quelli che, un tempo, gli ucraini chiamavano alleati.