Diminuiscono ancora le forniture di armi e di equipaggiamento militare per l’Ucraina. E ora Kiev teme che possa essere abbandonata.
La guerra in Ucraina non sta andando affatto come l’Occidente si aspettava. Nelle ultime settimane, infatti, la controffensiva di Kiev si è infranta contro i chilometri campi minati dalla Russia.
Un’esito non disastroso come viene raccontato da molti media, ma non assolutamente positivo, soprattutto viste le attese iniziali. Ma ora, ad aggravare ancora di più la situazione per l’Ucraina è il fatto che gli aiuti militari ed economici sono sempre minori. Kiev si sente abbandonata e Biden non può fare molto altro.
Mancano le forniture dell’Occidente
Gli ultimi mesi non sono stato affatto facili per l’Ucraina. Dopo lo stop definitivo della tanto attesa controffensiva dell’esercito, adesso si aggiungono le pessime notizie che arrivano dall’Occidente. A partire dal primo agosto di quest’anno, infatti, gli aiuti militari sono sensibilmente calati. Questo vuol dire che Kiev riceve sempre meno equipaggiamento militare e armi da parte dell’Europa e degli Stati Uniti. A far sentire la propria mancanza, infatti, sono stati proprio quest’ultimi, ultimamente superati in quantità dagli aiuti dell’Unione Europea. Sono i Paesi dell’Eurozona, attualmente, a consegnare il maggior numero di aerei da combattimento, carri armati, batterie di missili e sistemi di difesa aerea.
A dirlo sono le statistiche e i dati raccolti ed elaborati dal Kiel Institute for the world economy, l’istituto tedesco che attualmente sta tenendo il conto della guerra in Ucraina. Secondo il centro studi tedesco, infatti, Zelensky e i generali ucraini hanno ragione nel temere la riduzione degli aiuti. Le forniture e fondi economiche promesse da 20 dei principali sostenitori di Kiev ammontano a 2,11 miliardi di euro. Seppur una cifra enorme, si tratta dell’importo minimo mai sostenuto fino ad ora. A questo conteggio mancano i 50 miliardi di euro previsti per il triennio 2024-2027 e soprattutto i 61 miliardi di euro promessi dagli Stati Uniti. Una cifra che, attualmente, risulta essere ancora ferma presso il Congresso americano a causa dell’ostruzionismo del partito repubblicano statunitense.
Sono proprio gli Stati Uniti di Joe Biden, quindi, ad impattare maggiormente sulla mancanza di rifornimenti e equipaggiamenti militari per l’Ucraina. Washington è infatti il primo partner militare per Kiev e rappresenta l’ancora di salvataggio per l’esito della guerra nei confronti dell’Ucraina. Zelensky può però essere felice di alcuni segni positivi, come l’impegno della Germania. Come promesso, infatti, Berlino ha deciso di aumentare il proprio budget per la spesa militare e aumentare gli aiuti. Attualmente, infatti, la Germania è diventato il secondo partner di Kiev.