Non si placano i timori in Europa. Nuovi venti di guerra è una prospettiva terribile: “Tre anni per prepararsi alla guerra”
Mentre il mondo è “distratto” dalla guerra nella Striscia di Gaza, la situazione geopolitica in Europa è in rapida evoluzione, soprattutto sul versante Est.
Dopo l’invasione della Russia in Ucraina, con la conseguente conquista di numerosi insediamenti, anche la Polonia si è messa sugli attenti. Il fallimento della controffensiva ucraina non contribuisce affatto alla distensione della situazione e, invece, ora anche la Polonia inizia a parlare di guerra.
“Tre anni per prepararci”
Questa volta è la Polonia a temere un pericoloso escalation del conflitto russo-ucraino in tutta Europa. Un’ipotesi che non è stata affatto nascosta durante un think thank tedesco, dove si è parlato dei pericoli dell’Occidente rappresentati proprio dalle ambizioni russe. Sono proprio queste ad essere temute dagli esperti, secondo cui gli obiettivi militari russi rappresentano attualmente la reale minaccia non solo per la sopravvivenza dell’Ucraina, ma anche della Nato. Conclusi i combattimenti con l’Ucraina, la Russia impiegherà circa 10 anni per ripristinare la propria forza militare. È questo il lasso di tempo che deve essere preso in considerazione dalla Germania e dalle forze Nato per rafforzarsi e agire come deterrente alle mire espansionistiche della Russia.
Tuttavia, non è della stessa idea la Polonia. Nasz Dziennik, capo dell’agenzia di sicurezza nazionale polacca, ha infatti stimato che ci vorranno circa tre anni prima che la Russia attacchi uno dei Paesi Nato. Il pericolo massimo, dice, Jacek Siewiera, potrebbe arrivare dal fianco orientale dell’Alleanza atlantica. Dunque Polonia, Estonia, Romania e Lituania. Dunque una previsione troppo ottimistica quella elaborata durante il think thank tedesco. Per poter evitare la guerra, dunque, la Polonia suggerisce di adottare un orizzonte temporale di tre anni per poter permettere alle forze Nato di prepararsi al meglio.
Si tratta, infatti, di un momento particolarmente delicato dall’inizio dello scoppio della guerra in Ucraina. Dopo la fine della controffensiva dell’esercito di Kiev, infatti, la Russia ha ripreso ad attaccare e nelle ultime ore ha raggiunto rilevanti successi sul campo di battaglia. Il tutto a seguito della comunicazione da parte degli Stati Uniti che i fondi per sostenere l’esercito ucraino e il governo di Kiev sono quasi terminati. In tuta Europa, dunque, aleggia un sentimento di sconfitta che potrebbe presto rivelarsi concreta a seguito di nuovi successi da parte dell’esercito di Mosca.