Zelensky si è sognato il Congresso Usa

Si avvicina il Natale, ma gli incubi non se ne vanno, anzi si incupiscono. E, di nuovo, assumono il volto del presidente russo Vladimir Putin.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden insiste e richiama i parlamentari a tener fede al ruolo internazionale del loro Paese, di gendarme, tutore e garante dell’ordine mondiale e portabandiera della democrazia. Non ci si può permettere, a suo dire, di dare un sostanziale via libera alla vittoria e quindi a una maggiore aggressività della Russia, che dopo aver sconfitto definitivamente l’Ucraina, si ingolosirebbe e potrebbe regolare i conti anche con gli alleati della Nato.

Zelensky ha sognato il Congresso Usa
Il volto del presidente ucraino Zelensky parla d’angoscia – rationalinternational.net Ansafoto

Abbandonare l’Ucraina al proprio destino di vittima della forza militare russa sarebbe, dunque, contro gli interessi nazionali di Washington. Il rischio è un sensibile ridimensionamento dell’influenza americana nel mondo. Ed è quel che accadrà, se il Congresso continuerà a opporsi alla proposta della Casa Bianca, di ripartire ben 106 miliardi di dollari tra Ucraina, Israele, le iniziative per limitare l’immigrazione dal Messico e quelle per rafforzare la presenza americana nell’Indopacifico.

Appelli che non scuotono l’opinione pubblica

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby lo ha ribadito in un incontro con la stampa estera, poche ore prima del vertice virtuale del G7. Sulla stessa linea la segretaria al Tesoro, Janet Yellen: non aiutare l’Ucraina significherebbe diventare responsabili della sua sconfitta. C’è qualcosa che, tuttavia, non convince in questo discorso, ed è l’enormità e l’inutilità della spesa militare sinora sostenuta.

Zelensky ha sognato il Congresso Usa
La preoccupazione di Biden: il parlamento non lo segue – rationalinternational.net Ansafoto

Kiev infatti ha già ricevuto circa 70 miliardi di dollari, riuscendo soltanto a raggiungere un doloroso e costoso stallo. Martedì sera, 5 dicembre, il presidente ucraino Zelensky non è nemmeno apparso sugli schermi del Senato americano per perorare la propria causa. Il leader democratico Chuk Schumer ha spiegato che qualcosa non ha funzionato all’ultimo minuto. Attualmente, va comunque riconosciuto, malgrado i continui appelli della Casa Bianca e dei democratici, non esiste una maggioranza in grado di far approvare gli aiuti a Kiev, sia militari che umanitari.

A gennaio l’Ucraina finirà le munizioni

I soldi stanno per finire e il Paese occupato, da gennaio, sarà quindi del tutto in balia della Russia, che già ora sta prevalendo. Nella notte, le forze russe hanno attaccato lanciando con 50 droni, solo 41 dei quali sono stati abbattuti dai sistemi di difesa. Dunque, la cordata di alleanze che hanno sinora consentito all’Ucraina di resistere, si sta indebolendo gravemente.

Zelensky ha sognato il Congresso Usa
Vladimir Putin sorride mentre l’Occidente appare diviso – rationalinternational.net Ansafoto

Volodymyr Zelensky, apparso nella videoconferenza del G7, ha dichiarato che il Cremlino non desiderava altro che vedere l’Occidente spezzato in più fronti. E, per quanto Joe Biden sia intervenuto per confermare la propria linea, questa è però la realtà dei fatti.

Come Biden vuole impressionare l’americano medio

L’amministrazione americana intanto, constatando l’impossibilità del Congresso di votare il via libera al piano della Casa Bianca, ha predisposto un ulteriore pacchetto di aiuti militari molto minore. Sono previsti 175 milioni di dollari da dare a Kiev per dotarsi di missili guidati, sistemi anti-carro e missili anti radiazioni ad alta velocità. Questo è il programma minimo.

L’obiettivo di Biden in realtà è molto più ambizioso: far approvare il pacchetto da 106 miliardi al Congresso, in modo da potersi presentare alle elezioni con una soluzione pronta per ogni problema, dall’immigrazione messicana all’Indopacifico, da Israele all’Ucraina. A questo vuol convincere l’opinione pubblica che è indispensabile fermare la Russia. Altrimenti, sostiene l’inquilino della Casa Bianca con una retorica minacciosa, occorrerà di fatto un altro D-day, e di nuovo le truppe americane dovranno intervenire in Europa per salvare gli alleati.

 

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