La coppia si era concessa una romantica passeggiata, approfittando dell’atmosfera suggestiva della montagna innevata.
Le montagne innevate di Vinadio richiamano la curiosità di molti escursionisti. I sentieri suggestivi della catena cuneese ospitano da decenni turisti e residenti che, in prossimità delle vacanze natalizie, si concedono passeggiate ed esplorazioni nella zona. Domenica 3 dicembre Roberto e Fabrizia, rispettivamente di 53 e 38 anni, si sono alzati all’alba per raggiungere valle Stura. Hanno quindi parcheggiato la Volvo XC60 a San Bernolfo, in prossimità dei Bagni di Vinadio. Zaino in spalla, cartina sotto braccio e scarponi ben saldi. Alle ore 21.00 i coniugi non erano ancora rincasati. I famigliari hanno provveduto a segnalare repentinamente la loro assenza alle autorità.
Un ritardo sospetto considerando le abitudini di Roberto e Fabrizia, dettaglio che ha prodotto inevitabilmente un profondo sentimento di apprensione. L’obiettivo della coppia, almeno secondo le intenzioni manifestate nelle ultime ore prima della scomparsa, risiedeva in un percorso situato a 2.400 metri di altitudine. Attualmente non sono chiare le dinamiche dell’accaduto. Non è la prima volta che in Piemonte degli escursionisti perdono la vita: nel mese di settembre i corpi di un 34enne e di una 31enne sono stati rinvenuti in val Formazza, in provincia di Novara. Ora, il medesimo destino è toccato ai coniugi cuneesi.
Corpi sepolti dalla neve
In seguito alla segnalazione esposta dai famigliari, le autorità hanno attivato immediatamente le operazioni di soccorso. Le squadre di terra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, accompagnate da guardia di finanza, elicotteri ed unità cinofile molecolari hanno concentrato le ricerche nella zona di Collalunga, in quanto impossibilitati nell’individuare l’effettivo percorso intrapreso da Fabrizia De Lio e Roberto Meo Colombo. Nella giornata di lunedì le unità di soccorso hanno dovuto interrompere i sopralluoghi a causa del forte maltempo.
Il giorno seguente la squadra è tornata operativa. I corpi senza vita dei due escursionisti innamorati sono stati rinvenuti sotto il Colle di Seccia, la coppia è quindi precipitata per oltre 300 metri. Un gruppo del soccorso alpino piemontese, trasportato in quota da un elicottero dei vigili del fuoco, ha avvistato le vittime della montagna sepolte dalla neve. Le autorità, a quel punto, non hanno potuto fare altro che confermarne il decesso. E’ possibile che i due siano stati colti dal mal tempo oppure che abbiano perso l’equilibrio a causa del terreno ghiacciato e dunque scivoloso.