Il palazzo del potere russo non ha dubbi e ora annuncia che per l’Ucraina è davvero finita: “Sarà un anno di degrado”.
Sanno tanto di dichiarazione di vittoria imminente le parole di Vladislav Surkov, l’ex consigliere di Putin e stratega delle mosse dell’esercito russo in Ucraina.
Il funzionario è considerato tra gli uomini più potenti del Cremlino e non a caso ha ricoperto il ruolo di vice primo ministro del governo russo. Ma ora ha deciso di esporsi decisamente su quello che per lui sarà l’esito della guerra e del Paese che la Russia ha invaso. Secondo Surkov per l’Ucraina è davvero finita.
“Sarà un anno di degrado per l’Ucraina”
Vladislav Surko è stato dal 2011 al 2013 il vice primo ministro del governo, prima di diventare consigliere di Putin per la cooperazione con l’Ossezia meridionale. Fu inoltre uno degli uomini che presero parte alle trattative con l’Ucraina a seguito dello scoppio della guerra in Donbas nel 2014. In una “lettera” pubblicata dal sito russo actualcomment, Vladislav Surkov ha dichiarato quelle che sono le sue sensazioni più che concrete sul possibile epilogo della guerra in Ucraina.
Per Surkov l’Ucraina si è sempre macchiata dell’errore di vivere e credere in una “visione del mondo favolosa, un pensiero magico che ha caratterizzato l’anima ucraina”. Metafore prese in prestito da Gogol con cui Surkov denigra la voglia e la ricerca di libertà dal popolo ucraino, che più volte si è espresso per un ingresso in Europa. Per Surkov tutto questo si tratta di pura illusione, alimentata da “maghi e illusionisti” che promettono una vita migliore e si “nascondono dietro parole senza significato, come NATO, Tseevropa, Ramstein”. Per l’ex consigliere di Putin si tratta di vere e proprie “formule magiche” in cui gli ucraini sperano di poter contare per poter avere un netto miglioramento della propria vita.
Ma, continua Surkov, “poi finisce la sbornia e subentra il risentimento per il miracolo fallito”. Secondo il funzionario russo, infatti, tutto ciò si è visto nella tanto sperata controffensiva ucraina, conclusa con un nulla di fatto. Il funzionario russo irride i piani di guerra e di vittoria dei generali ucraini e i suoi uomini principali. Zaluzhny viene additato come “decadente”, mentre Biden come una “mummia viva“. C’è anche l’attacco nei confronti di Zelensky, le cui promesse di vittoria vengono viste come ulteriori “incantesimi” che falliranno. Insomma, in Russia sembrano avere le idee sempre più chiare: l’Ucraina ha ormai perso la guerra.