La polmonite dei bambini arriva anche in Italia. I primi due casi di bambini con Mycoplasma Pneumoniae sono stati segnalati a Perugia.
Una nuova preoccupazione si è fatta strada nel panorama sanitario italiano. Gli esperti hanno registrato i primi due casi di polmonite da Mycoplasma pneumoniae a Perugia. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato che si tratta di bambini ricoverati con sintomi respiratori. Questa notizia apre quindi un nuovo capitolo nella gestione delle infezioni respiratorie in Italia.
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La notizia arriva in seguito all’attenzione crescente nei confronti del Mycoplasma pneumoniae. Questo batterio ha suscitato preoccupazioni in diversi paesi, compresa la Cina, la Francia, e il Belgio. L’Istituto Superiore di Sanità rassicura la popolazione, sottolineando che il Mycoplasma è sempre circolato in comunità italiane. Tuttavia, la sua segnalazione nei bambini è motivo di attenzione, e l’Istituto sottolinea che la rete di sorveglianza è in grado di identificarne la presenza tempestivamente.
Cosa dicono i pediatri
Secondo il report della sorveglianza RespiVirNet, coordinato dall’ISS in collaborazione con il ministero della Salute, i casi di Mycoplasma pneumoniae sono stati registrati nella settimana dal 20 al 26 novembre, di cui uno in co-infezione con rhinovirus. L’ISS ha voluto dissipare dubbi sulla novità di questo patogeno, dichiarando che il Mycoplasma pneumoniae è ben noto da anni e che le infezioni sono comuni, soprattutto fino ai 6 anni di età. Periodicamente si verificano epidemie, ma il batterio è sensibile a diversi antibiotici, il che rende possibile una gestione efficace delle infezioni.
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Di fronte a questa nuova forma di polmonite, la Società Italiana di Pediatria ha emesso raccomandazioni per calmare le preoccupazioni delle famiglie. La principale raccomandazione è di evitare il panico e di utilizzare gli antibiotici solo se prescritti dai medici. La popolazione a rischio attuale è rappresentata dai bambini da 0 a 18 anni, con una prevalenza di infezioni respiratorie virali e una concomitante circolazione del virus Covid. I pediatri sottolineano l’importanza di condividere informazioni sulla corretta gestione delle infezioni respiratorie in Italia e di utilizzare gli antibiotici in modo responsabile per preservare la loro efficacia nel tempo e prevenire la resistenza.
Come affrontare la polmonite
La polmonite è un’infiammazione dei polmoni causata da virus o batteri, spesso derivante da un precedente raffreddore. Colpisce soprattutto neonati e bambini con malattie croniche, ma può interessare anche bambini sani oltre i 3 mesi di età. La durata può variare, ma è essenziale contattare il pediatra per una gestione adeguata. I sintomi principali includono febbre alta, tosse, difficoltà respiratoria, perdita di appetito e malessere generale. La diagnosi si basa su radiografie al torace e analisi del sangue. La cura dipende dal tipo di agente infettivo: se virale, non sono necessari antibiotici; se batterico, sì. La Società Italiana di Pediatria sottolinea l’importanza dell’uso responsabile degli antibiotici per evitare la resistenza.
La situazione in Italia è sotto controllo, ma è fondamentale rimanere informati e agire in modo responsabile per prevenire la diffusione e gestire efficacemente le infezioni respiratorie nei bambini.