C’è chi sperava che il peggio fosse passato, ma non è andata così. in Medio Oriente tornano a farsi sentire le bombe
Era ormai da una settimana che nella Striscia di Gaza non si sentiva il risuonare delle esplosioni e dei colpi di arma da fuoco.
Un “silenzio” che faceva ben sperare e che lasciava anche un minimo di speranza nei confronti di chi richiedeva da tempo un cessate il fuoco definitivo. Tuttavia, non è andata così. Da ormai alcune ore, infatti, le bombe sono tornate a farsi sentire sulla Striscia di Gaza e le esplosioni in Israele. La tregua è finita ed è ricominciata la guerra.
C’è chi ci ha sperato fino all’ultimo, ma alla fine è rimasto deluso. La tregua accordata tra Israele e Hamas, con l’intermediazione del Qatar, si concludeva alla mezzanotte di oggi. Non è passato molto prima di tornare a risentire le esplosione delle bombe e dei razzi lanciati da entrambe le parti. Dopo una settimana di tregua, infatti, Israele e Hamas hanno ripreso i combattimenti, non dopo essersi scambiati accuse di aver interrotto la tregua. Sono infatti ripartiti i raid israeliani, ma anche i razzi dalla Striscia di Gaza e dal Libano. E ci sono già le prime vittime civili.
Sarebbero infatti 170 i morti tra i civili palestinesi. La guerra ha ripreso il proprio registro e la tensione, che negli ultimi sette giorni era scesa notevolmente, ora è di nuovo a livelli massimi. Fino a qualche ora fa i giornali parlavano soprattutto delle scene di felicità che facevano da contorno alla liberazione degli ostaggi da entrambe le parti, ma ora a far parlare di sé sono solamente i combattimenti. Secondo l’esercito israeliano, Hamas avrebbe “violato la pausa operativa” con un lancio di razzi, a cui è seguita la risposta militare da parte di Israele.
Tel Aviv rilancia dicendo che l’organizzazione palestinese avrebbe rifiutato qualsiasi altra offerta per arrivare al rilascio di altri ostaggi, preferendo tornare a bombardare. Non è stata una notte semplice nemmeno per il territorio israeliano, dove il sistema di difesa Iron Dome si è attivato per intercettare oltre 50 razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Ma l’esercito israeliano ha risposto con raid di terra e di aria, spingendo soprattutto nella parte sud di Gaza. Gli israeliani hanno poi lanciato volantini chiedendo alla popolazione palestinese di spingersi verso il valico di Rafah, la frontiera con l’Egitto. Insomma, la guerra è tornata nella Striscia di Gaza.
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