L’incredibile storia di prigionia di una ragazza, minorenne, tenuta nascosta in un maneggio per due anni dal suo fidanzato.
Sembra una storia di un film dell’orrore, eppure è la realtà ed è capitato proprio in Italia, non troppo distante dalla sua Capitale.
Si tratta dell’inquietante storia di Alessia (nome di fantasia) tenuta prigioniera per due anni all’interno di un maneggio. Due anni di sevizie, violenze e minacce. La libertà conquistata grazie ad una fuga inaspettata grazie alla distrazione, anche se momentanea dei suoi carcerieri. Così la ragazza è riuscita a sopravvivere e a riconquistare la libertà.
Prigioniera per due anni in foresteria
Sequestrata, picchiata e violentata per 700 giorni da due stallieri pakistani. La storia di Alessia fa venire un vuoto allo stomaco pazzesco, a causa dell’incredulità per una vicenda che purtroppo è avvenuta davvero. Due uomini di origini pakistane, Yasir Imran, 39 anni e Alì Roze, 31 anni e fidanzato della vittima, sono stati arrestati dai carabinieri di Cesano. Roze era stato già condannato per sequestro di persona e violenza, lesioni personali e maltrattamenti. Prima di trasformare in un vero incubo la vita della giovane ragazza di 19 anni tedesca, ma nata in Spagna.
La vicenda è accaduta nel 2019, quando la giovane aveva 17 anni e, quindi, era minorenne. La giovane si innamora di Roze e si reca con lui a Cesano, nel Lazio e non molto distante da Roma. Lui aveva infatti trovato lavoro in un maneggio, il circolo La Melazza, insieme a Yasir, un suo parente. Non appena arrivano nel maneggio, Roze la rinchiude in foresteria per gli adetti delle scuderie. Vivranno insieme a Yasir e la ragazza sarà sottoposta a continue violenze sessuali e maltrattamenti fisici. Ogni uscita all’esterno viene controllata in maniera attenta dai due carcerieri, i quali ovviamente non le permettono di parlare con i proprietari del circolo. Coprivano i lividi su braccia e gambe imponendole di mettere vestiti lunghi, una continua sevizia fisica e psicologica.
Poi arriva il giorno dell’evasione. Il 27 maggio 2021, dopo due anni di prigionia, la ragazza approfitta di un attimo di distrazione dei due e decide di scappare. Corre tra i campi della zona e arriva su una strada delle caserme. A quel punto blocca un’auto che stava sopraggiungendo, ma in quel momento Roze arriva e la strattona. Fortunatamente l’automobilista difende la donna e la porta in macchina dai carabinieri, dove la 19enne racconterà tutto. Ascoltata la ragazza e i testimoni del circolo, i carabinieri arrestano i due uomini, i quali non negano le accuse.