Continuano ad aumentare i contagi in Cina, dove ammettono che gli ospedali iniziano ad essere sotto pressione sul serio
Con l’aumento dei casi di contagio in Cina, cresce anche la preoccupazione relativa ad una nuova epidemia. Quando quella del Covid non è ancora ufficialmente finita.
In Cina continua il problema delle polmoniti sospette. Da giorni, infatti, si sta assistendo ad una vera e propria crescita di malattie polmonari. Ma adesso ad aumentare ancora di più la preoccupazione è un altro elemento che fa paura: aumentano vertiginosamente i ricoverati.
Gli ospedali sono sotto pressione
Preoccupa la situazione in Cina, dove da settimane si sta assistendo ad un vero e proprio allarme sanitario. A quanto pare, infatti, da giorni c’è una vera e propria ondata di malattie respiratorie che ha colpito il Paese. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha infatti chiesto ulteriori chiarimenti ala Cina su quale sia la reale situazione sanitaria del Paese. Mentre la Commissione sanitaria nazionale di Pechino ha tenuto un briefing in cui parla di un aumento di infezioni respiratorie causate da una sovrapposizione di virus comuni. La versione cinese, dunque, sarebbe quella di una crescita delle infezioni causate da una circolazione elevata di virus come l’influenza, i rinovirus, il virus respiratorio sinciziale o RSV.
Anche l’Oms sembra condividere questa versione, ma l’allarme è riportato anche da numerose testate locali cinesi. Da giorni in Cina non si parla altro che della nuova situazione sanitaria nazionale. Gli ospedali, riportano i media cinesi, si trovano ora sotto pressione. Sono molte le strutture sanitarie che stanno richiedendo più letti e personale per resistere all’ondata di infezioni respiratorie che sta caratterizzando queste settimane. Tuttavia, i quotidiani cinesi tengono a precisare che, nonostante ci sia in atto un’evidente aumento di malattie respiratorie, le strutture ospedaliere non sono in difficoltà come avvenne con la pandemia di Coronavirus.
In questo momento il dipartimento medico dell’ospedale affiliato all’Università di medicina cinese di Henan, sta registrando circa 2.000 visite al giorno. Tra questi, circa il 70% dei pazienti si presenta con infezioni del tratto respiratorio. Il timore che una nuova pandemia possa partire ancora una volta dalla Cina non è irrazionale. Ad aumentare le preoccupazioni della comunità scientifica è in particolare il precedente relativo all’esplosione della pandemia da Covid. Nella fine del 2019, infatti, la Cina non comunicò in tempo l’esistenza di un nuovo virus che stava infettando migliaia di persone nel Paese.