La Russia può contare sulla collaborazione della Cina, le due nazioni hanno intenzione di realizzare un progetto pericoloso per l’Ucraina.
Un progetto che potrebbe influenzare inevitabilmente lo sviluppo del conflitto russo-ucraino. Attualmente Vladimir Putin può contare esclusivamente sul ponte di Kerch per raggiungere la Crimea, una strumento ormai inaccessibile a causa dell’efficace controffensiva nemica. Il rischio associato ai possibili bombardamenti, così come ad eventuali attacchi aerei, impediscono all’esercito e ai rifornimenti di attraversarlo in modo da colpire direttamente la fazione avversaria. Sembra dunque che il leader russo abbia ideato un escamotage insieme agli alleati cinesi, un progetto che sbeffeggia – non troppo velatamente – il premier Zelensky.
L’intelligence ucraina è riuscita ad accedere ad alcune mail che mostrerebbero chiaramente il tentativo dei russi e dei cinesi di realizzare un piano di enorme portata: la costruzione di un tunnel sottomarino parallelo al ponte di Kerch, che risulti in tal modo immune ad eventuali sabotaggi e attacchi da parte degli ucraini. Nello scambio di messaggi si percepisce chiaramente la disponibilità di alcune delle maggiori aziende cinesi ad aderire al progetto, garantendo la propria completa collaborazione e riservatezza. In particolare un feedback per nulla negativo giunge dalla Chinese Railway Construction Corporation (Crcc), la quale si sarebbe dichiarata “pronta a garantire la costruzione di progetti ferroviari e stradali di qualsiasi complessità nella regione della Crimea”.
Alleanza russo-cinese sempre più forte
Non sarebbe la prima volta che la Crcc firmi un accordo con la Russia, fu proprio l’azienda cinese la responsabile della realizzazione di una delle reti metropolitane più efficienti della città di Mosca. Un rapporto professionale di fiducia reciproco dunque che non dovrebbe stupire particolarmente tanto la comunità internazionale, quanto la stessa Ucraina. Nella mail inoltre ambe le parti si riferiscono ad una “rigorosa clausola di completa riservatezza” e alla sostituzione del nominativo associato al contratto con “un’altra entità legale non affiliata”. Per concludere, si legge poi un breve cenno alla banca cinese, la quale esprime la propria disponibilità a convertire i suoi fondi in dollari in rubli, in modo da investirli nella realizzazione del tunnel sottomarino.
In nome di quanto scoperto dall’intelligence ucraina, il premier ha espresso la propria preoccupazione. Delle remore che tuttavia non hanno toccato il governo americano, il quale ha manifestato invece un certo scetticismo. “Strano che un consorzio di grandi aziende cinesi o il governo stesso sostengano un simile progetto” – il pensiero di un funzionario statunitense. Gli esperti hanno spiegato che, laddove il progetto dovesse vedere la sua realizzazione, non contribuirebbe in alcun modo ad incrementare la forza bellica russa, poiché sarebbero necessari anni prima di completarne la costruzione ed inoltre la Cina potrebbe, giustamente, pretendere la proprietà parziale del tunnel.