Giovedì, in una notte di guerriglia Dublino ha rivelato il proprio volto xenofobo: centinaia di estremisti hanno devastato il centro storico.
Doveva per forza essere un attentato o comunque un aggressione di un immigrato, un terrorista islamico o comunque un gesto di brutale violenza da parte di uno straniero. Lo spettro feroce del mostro africano, evocato implicitamente o esplicitamente dalla propaganda xenofoba, si era materializzato. Il dato di fatto è che un uomo sui 40 anni giovedì, nel centro di Dublino, ha accoltellato tre bambini e una donna davanti a una scuola, mandandoli all’ospedale. Poteva finire peggio ancora, se l’aggressore non fosse stato fermato da un rider brasiliano, di nome Caio Benicio, con interventi anche di altri presenti, anch’essi immigrati.
Sui social però è subito corsa la voce, infondata, che l’accoltellatore fosse un algerino, anche se di fatto ha la cittadinanza irlandese, e quindi nella capitale si è scatenata una notte di guerriglia urbana. Il commissario della polizia locale, Drew Harris, ha parlato di una fazione di teppisti impazziti, che hanno incendiato automobili parcheggiate, saccheggiato dei negozi e aggredito gli stessi agenti di polizia.
Dublino, all’improvviso, si è trovata sotto assedio, in preda a una notte di violenta follia. Sui social circolavano messaggi che annunciavano ronde per uccidere gli immigrati, in una caccia allo straniero piena di violenza, che è costata decine di milioni di euro di danni, con bus e tram bruciati per le strade. Secondo le stime, sono entrati in azione 500 fra razzisti ed estremisti di destra nel centro di Dublino, diventato da tempo una zona malfamata.
In un primo bilancio, dopo la notte di delirio di giovedì, gli arrestati sono stati 43. E’ l’effetto di una grave crisi immobiliare, che peggiora gli effetti dell’inflazione e del contemporaneo aumento dell’immigrazione. Anzi, è stato segnato il record di 73mila nuovi arrivi su una popolazione di 5,3 milioni di abitanti. In proporzione, molto di più che in Italia, e oltretutto con un aumento da primato negli ultimi 12 mesi.
Le case popolari, da sempre poche, da assegnare alle persone in difficoltà si sono dimostrate in numero molto insufficiente, proprio mentre venivano accolti i profughi dall’Ucraina (93mila). La propaganda nazionalista e di estrema destra ha insistito con particolare energia: poi la rabbia è esplosa. Le vittime dell’aggressione sono all’ospedale. La donna, una maestra che lavora nella scuola, sta peggio dei tre bambini, due di cinque anni e una bambina di sei.
E’ stata la donna a mettersi fra i piccoli e l’aggressore, subendo gravi ferite. Erano le 13.20 a Dublino nella strada intitolata all’ero nazionale Parnell. La fortuna ha voluto che un rider brasiliano, Caio Benicio, di 43 anni, assistesse alla scena e senza nemmeno pensarci si scagliasse contro l’uomo armato di coltello. Istintivamente il rider, che aveva interrotto una consegna per conto di Deliveroo, ha colpito più volte l’uomo sulla testa con il proprio casco, riuscendo a disarmarlo. Un gesto eroico, compiuto d’istinto, senza preoccuparsi del pericolo.
Anche un aiuto cuoco francese di 21 anni e una donna americana sono intervenuti, e l’accoltellatore è stato così fermato. Caio Benicio, padre di due figli, è stato salutato e festeggiato con entusiasmo e grande ammirazione dagli irlandesi. Un atleta di arti marziali miste, proprietario di un ristorante, gli ha offerto il pranzo per tutta la vita. Complessivamente, le donazioni a favore del rider sono arrivate a 250mila euro in poche ore. La notte di violenze, però, ha lasciato sotto choc la popolazione. La presenza degli agenti di polizia, il giorno dopo, è stata fortemente aumentata e le violenze non si sono ripetute.
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