Il pesante bilancio della guerra in Medio Oriente. I bombardamenti di Israele su Gaza sono l’equivalente di due bombe atomiche
La guerra che sta avvenendo in queste settimane tra Israele e le milizie di Hamas sono tra le più violenti in assoluto. Un conflitto iniziato nei modi più barbari e meschini possibili: una strage di civili.
Il massacro dei cittadini nei Kibbutz israeliani da parte dei terroristi di Hamas non ha fatto altro che alimentare l’odio e la rabbia nella controparte. Ecco che, fin da subito, partirono i pesanti combattimenti e raid aerei e missilistici da parte di Tel Aviv. Bombardamenti talmente pesanti che hanno prodotto conseguenze paragonabili a 2 bombe atomiche.
25mila tonnellate di esplosivi
Non ci sono molti dubbi nel dire che, in questo momento, la città di Gaza è una delle più martoriate al mondo dal punto di vista dei conflitti e delle guerre. Quella che si presenta oggi è un centro abitato enorme con danni altrettanto notevoli. Gaza City, la città più grande di tutta la Striscia di Gaza, è quasi completamente distrutta nella sua parte nord. Questo a causa dei frequenti bombardamenti che – secondo alcune stime recenti – avrebbero prodotto gli stessi danni prodotti da 2 bombe atomiche.
A stimarlo è stato l’Euro-Med Human Rights Monitor secondo cui, a partire dal 7 ottobre 2023, sulla città di Gaza sono stati sganciate più di 25.000 tonnellate di esplosivi. Si tratta, secondo l’indagine, dell’equivalente di due bombe nucleari. Nemmeno la bomba nucleare sganciata su Hiroshima durante la seconda guerra mondiale ebbe un carico di esplosivo così alto. In quel caso, infatti, la quantità di esplosivo fu di 15.000 tonnellate, quasi la metà dei bombardamenti avvenuti su Gaza in circa due mesi di combattimenti. Dalle immagini satellitari diffuse ai media, infatti, è possibile vedere la distruzione di Gaza, in cui ora mancano interi quartieri ed edifici di grandi dimensioni. Non ci sono più molti ospedali, condomini, scuole e luoghi di culto.
Dall’inizio della guerra in Medio Oriente Israele non ha mai smesso di bombardare Gaza, se non per brevi interruzioni dovute a manovre logistiche da parte dell’esercito. La devastazione nella città è dominante e si pensa che per molti anni gran parte della zona bombardata resterà inabitabile. Ecco perché fa ben sperare il recente accordo raggiunto tra Hamas e Israele sulla liberazione degli ostaggi e sulla tregua armata. Molti cittadini, infatti, non sono riusciti a raggiungere il Sud della Striscia e potrebbero approfittare del tanto atteso cessate il fuoco per lasciare la città ormai martoriata dai combattimenti.