Le strategie dell’esercito israeliano per poter stanare e liberare i tunnel in cui si trovano i miliziani di Hamas
L’esercito israeliano è entrato a Gaza e continua con le sue operazioni per trovare ed eliminare le sacche di resistenza di Hamas.
Nelle ultime ore, però, anche uno degli eserciti più forti al mondo ha subito pesati perdite e continua a registrare difficoltà durante la sua avanzata. Ma ora per stanare i miliziani che si nascondono sottoterra, Israele pensa di utilizzare acqua per travolgere coloro che si stanno nascondendo nei tunnel. Ecco che cosa sta succedendo.
I tunnel dei terroristi
Chi si aspettava una vittoria schiacciante e, soprattutto, veloce da parte dell’esercito israeliano si sbagliava nettamente. Sebbene le forze di Tel Aviv siano riuscite ad entrare piuttosto facilmente nella città di Gaza e conquistarne la superficie, il problema continua ad essere “ciò che c’è sotto“. Tutti gli analisti e gli esperti militari sapevano che il vero ostacolo all’avanzata dell’esercito israeliano sarebbe stato l’incredibile sistema di tunnel realizzato negli anni dai terroristi di Hamas. Si tratta di una vera e propria “metropolitana” sotterranea scavata negli anni che oggi rappresenta il miglior sistema di difesa per i miliziani.
Questi permettono ai terroristi di continuare con le loro azioni di commando e rappresaglia contro la fanteria e i carri armati israeliani. Per l’esercito di Tel Aviv è un problema non di poco conto, visto che le vittime ufficiali tra gli uomini dell’esercito sono arrivate a 63. Un numero enorme se pensiamo all’evidente disparità di forze in campo. Eppure i miliziani di Hamas continuano a resistere – consapevoli di non poter fare altro di qui alla loro cattura o uccisione – e utilizzano i sistemi di tunnel con grande saggezza.
Ecco perché l’esercito israeliano possiede un’unità dedicata esclusivamente alla scoperta di tunnel all’interno della città di Gaza: la Yahalom. Tuttavia, scoprire quali siano le entrate e le uscite dei chilometrici tunnel sotterranei servirà a ben poco. Ed è per questo che l’Idf sta pensando di “invadere” i cunicoli sotterranei sfruttando l’acqua del Mediterraneo. Grazie alla pressione – e ovviamente alla quantità quasi infinita di acqua – fornita dal mare, l’esercito vorrebbe quindi allagare i tunnel per liberarli dai miliziani. Certo si tratterebbe di un sistema particolarmente efficace, ma poco praticabile nella realtà. Un ufficiale dell’esercito avrebbe inoltre parlato di un sistema industriale derivante dal mondo minerario, pur tenendo segreta l’idea. Mentre si starebbe pensando anche al dirottamento dei liquami delle fognature per inondare le gallerie che pullulano di combattenti.