Adesso anche gli Usa si fanno sentire. Della guerra che sta combattendo Israele anche gli americani sono stanchi
Siamo giunti ormai ad un mese e mezzo di guerra. Dopo gli attacchi codardi e brutali sulla popolazione civile israeliana da parte di Hamas, Israele è partita al contrattacco.
Un mese e mezzo di combattimenti in cui, però, le vittime civili della Striscia di Gaza hanno più che triplicato quelle israeliane. Nonostante non si tratti di una gara e anche solo un morto civile o militare è un errore della civiltà, ora anche gli Stati Uniti sembrano voler frenare Israele e comunicano di essere ormai stanchi di questa guerra.
“Porre fine alla violenza”
Solo nelle ultime ore l’esercito israeliano ha circondato numerosi ospedali presenti a Gaza, tra cui i più grandi della Striscia. Purtroppo questo ha visto pesantissime conseguenze, sia per i pazienti presenti nei reparti di terapia intensiva, sia – se non soprattutto – per i neonati che affollano i reparti di pediatria di tutti gli ospedali. Una situazione sempre più grave e difficile da affrontare che, sebbene si tratti di uno scenario di guerra, richiede l’intervento di soggetti internazionali. Ecco perché anche l’America sembra essersi stancata di questa guerra.
Nelle ultime ore, infatti, Antony Blinken, capo della diplomazia americana, ha chiesto formalmente al governo israeliano di prendere in considerazione il fatto di cambiare registro. Per Blinken Israele dovrebbe adottare “misure urgenti” volte a terminare il prima possibile la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania. Dal 7 ottobre 2023 – giorno dell’attacco da parate dei miliziani di Hamas nel Sud di Israele – molti coloni hanno preso delle iniziative militari contro i palestinesi presenti in Cisgiordania. Si tratta di un territorio in cui la tensione era già piuttosto alta. Le relazioni tra le due popolazioni si sono aggravate ancora di più a seguito degli attacchi.
In questo momento Antony Blinken è a San Francisco per il vertice Asia-Pacifico tutt’ora in corso. Tuttavia , ha avuto una conversazione telefonica con Benny Gantz, uno dei capi dell’opposizione all’attuale governo israeliano. Gantz è però anche il membro di gabinetto di guerra presieduto attualmente dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Blinken ha riferito al membro di gabinetto la necessità di attuare misure “concrete” per porre fine alle tensioni in Cisgiordania. Il Segretario di Stato americano ha infatti posto l’accento sui comportamenti di numerosi coloni israeliani che stanziano nei pressi delle città palestinesi di quella regione. Il rischio di scatenare un’ulteriore guerra con i miliziani di Hezbollah (e quindi con l’Iran) è piuttosto concreto. Obiettivo di Blinken è proprio quello di disinnescare fin dall’inizio ogni tipo di tensione.