Dopo l’assedio dell’esercito è arrivata la conquista della struttura. Ma c”è chi critica l’attacco all’ospedale per ottenere solo 15 fucili
Da giorni non si parla d’altro che della decisione dell’esercito israeliano di attaccare senza tregua alcuni degli ospedali più grandi di Gaza.
Bombardare un ospedale è considerato un gravissimo crimine di guerra, così come occuparlo militarmente e utilizzarlo come fosse uno scudo. Sono proprio queste le accuse che si stanno rimbalzando a vicenda l’esercito israeliano e i miliziani di Hamas. Intanto, i soldati israeliani fanno vedere delle immagini all’interno dell’ospedale in cui, però, ci sono solo 15 fucili.
Il video che mostra poco
L’esercito israeliano è entrato nell’ospedale di al Shifa, la struttura ospedaliera più grande della Striscia di Gaza. Dopo giorni di combattimenti e un violento assedio, il portavoce dell’esercito, jonathan Concricus, ha mostrato un video in cui si dimostrerebbe che la struttura è stata usata dai terroristi come appoggio militare. Ma per molti, le immagini non sono bastate per dimostrare che effettivamente fosse così. Nelle immagini, infatti, si vedono sì armi da fuoco, ma in numero non così elevato per poter giustificare (almeno all’apparenza) un dispiegamento di forze come quello che ha visto assediare l’ospedale.
L’Idf ha dichiarato di aver condotto “un’operazione mirata” proprio con l’obiettivo di trovare armamenti e oggetti di equipaggiamento utilizzati da Hamas all’interno degli ospedali. Secondo i militari che sono entrati nell’edificio, ci sarebbero “prove concrete” che dimostrerebbero che gli ospedali vengono utilizzati da Hamas per compiere attacchi sull’esercito, ma anche come posti di comando. Nel video diffuso dall’esercito vengono riportati tutti gli oggetti da guerra rinvenuti all’interno dell’ospedale. Le immagini sono state pubblicate solo dopo qualche ora la fine del blitz dei militari, in modo da mitigare le accuse di manipolazione delle scene riportate dall’esercito nelle precedenti azioni.
Nel video si vede il tenente Conricus indicare all’interno del reparto di radiologia dell’ospedale Al-Shifa, alcune telecamere oscurate con del nastro adesivo. Queste, secondo il colonnello sono state oscurate con del nastro adesivo, probabilmente per non riprendere alcune scene compromettenti. Le immagini riprendono anche una macchina per risonanza magnetica e, dietro di essa, una borsa piena di armi ed equipaggiamento utilizzate dai terroristi. Uniformi, granate, munizioni e 15 fucili Ak-47 di fabbricazione russa. Si tratta di un numero esiguo di armi che, però, dimostrerebbe la presenza di terroristi o comunque di una sorta di “secondo utilizzo” dell’ospedale in funzione dell’organizzazione di Hamas. Non è chiaro se all’interno della struttura è stato trovato altro.