La fine silenziosa di un ragazzo solo

Un selfie, un momento di distrazione o una scelta consapevole. La morte di uno studente tedesco, nel cuore della Capitale, rimane un mistero.

Il suo corpo giaceva senza vita sulla banchina del Tevere ed è stato recuperato lunedì 13 novembre alle 18.00. Nessuna telecamera di sorveglianza ha ripreso gli istanti prima della tragedia, per cui le autorità faticano a ricostruire le dinamiche che avrebbero portato alla morte prematura di Peter Reithofer. Si era trasferito da poco a Roma per una vacanza studio e seguiva delle lezioni all’università La Sapienza. I suoi compagni ricordano bene l’ultima volta che l’hanno visto: una giornata piatta, tranquilla. Niente ha consentito loro di prevedere un tale epilogo. “Lunedì pomeriggio non eravamo con lui” – hanno raccontato alla polizia – “Lo abbiamo visto prima di uscire, ci ha salutato”.

Muore nella Capitale per cause ignote
Muore nella Capitale per cause ignote: è stato ritrovato nelle profondità del Tevere – foto: ansa – rationalinternational.net

Il gruppo studio l’ha contattato dopo l’ora di pranzo, senza ottenere risposta. Hanno provato a chiamarlo poche ore dopo, ma di Peter nessuna traccia. I suoi amici l’hanno descritto come un giovane introverso, timido e silenzioso. Peculiarità che tuttavia non presuppongono necessariamente una sofferenza profonda oppure una lacerazione emotiva invalidante. “Nulla ha fatto pensare ad una sua volontà di togliersi la vita” – hanno ribadito. Un’ipotesi, questa, che si aggiunge a molte altre. Al momento infatti la morte di Reithofer rimane un mistero.

La morte misteriosa

Le autorità hanno perquisito l’appartamento in affitto dove il giovane alloggiava. Nessun biglietto, lettera o diario sulle cui pagine si possa percepire un travaglio interiore o, anche solo implicitamente, la volontà di porre fine alla sua vita. Gli inquirenti hanno dunque ipotizzato che Peter si fosse seduto sul muretto di Ponte Garibaldi, che abbia provato a scattarsi un selfie e che infine abbia perso l’equilibrio.

Peter Reithofer, suicidio o morte accidentale?
Peter Reithofer, suicidio o morte accidentale? Le autorità proseguono le indagini – foto: Facebook – rationalinternational.net

Il giovane non aveva con sé il documento di riconoscimento, un dettaglio percepibile tanto come una dimenticanza, quando come una scelta precisa. La seconda ipotesi – poco probabile considerando le testimonianze di amici e conoscenti – è che il volo fatale rappresenti in realtà una scelta consapevole. Le forze dell’ordine, per quanto si impegnino della ricostruzione dell’accaduto, non possiedono un numero di indizi sufficienti ad accertare le cause del decesso. Per il momento la morte di Peter rimane un enigma, apparentemente indecifrabile. Un ragazzo di poche parole che ha salutato questo mondo avvolto nel mistero.

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