Emanata la sentenza della Corte Suprema inglese. Ora il Premier Sunak avrà un bel grattacapo da risolvere con il proprio governo
Arrivata l’attesissima sentenza della Corte Suprema del Regno Unito. I giudici, infatti, dovevano esprimersi sulla decisione del governo inglese di attuare un piano di rimpatrio dei migranti.
La Corte suprema del Regno Unito ha infatti dichiarato illegale il piano Ruanda che il premier britannico Sunak ha voluto fortemente per fermare l’ondata di immigrazione nel Paese. Tuttavia, la misura non è passata e ora il giovane primo ministro inglese è già sotto attacco.
Bocciato il piano del Governo
Il governo inglese voleva porre una forte stretta all’ondata di immigrazione che sta interessando il Paese ormai da mesi. Tuttavia la Corte suprema del Regno Unito ha bocciato la misura, confermando di fatto la sentenza precedente del tribunale che ha considerato il piano illegale. Si tratta di una sconfitta politica piuttosto pesante per il premier Sunak, il quale ora dovrà fare i conti con l’opposizione, ma anche con il suo elettorato. Il Premier aveva infatti promesso di stoppare l’ondata di immigrazione clandestina che si stava abbattendo sulla Gran Bretagna.
Dunque il ricorso presentato dal ministero dell’Interno inglese è stato respinto dai giudici della Corte. Secondo il presidente, Lord Reed, il Ruanda – Paese interessato dal piano di rimpatrio degli immigrati – non si può considerare come Paese terzo sicuro. Per i giudici le autorità ruandesi potrebbero violare le leggi sui diritti umani utilizzando i migranti che erano precedentemente fuggiti dal loro Paese di origine. L’Unhcr, invece, avrebbe sposato la causa del governo inglese, affermando come ci siano prove che suggeriscono che è possibile fare affidamento sul governo del Ruanda per poter trattare in maniera adeguata i richiedenti asilo. Tuttavia, la Corte suprema non si è vista d’accordo è ha giudicato inammissibile il piano del governo.
Tuttavia, Sunak ha dichiarato che il suo governo è in stretto contatto con quello del Ruanda, in modo da attuare un nuovo piano per la gestione dei migranti che partono dal loro Paese. “Lo finalizzeremo alla luce della sentenza odierna” ha dichiarato Sunak in un discorso alla Camera dei Comuni. Anche il governo del Ruanda ha commentato la sentenza della Corte, esprimendo disaccordo con la sentenza che definisce il Ruanda un “Paese terzo non sicuro per i richiedenti asilo”. Gioiscono invece le Ong, le quali hanno commentato come “una vittoria per l’umanità” la sentenza emessa dalla Corte suprema.