Forse è stato raggiunto un possibile accordo per concedere un po’ di respiro ai civili palestinesi e agli ostaggi israeliani
Un mese e mezzo di guerra in Medio Oriente. Da quel maledetto 7 ottobre il numero di morti tra i civili – sia palestinesi che Israeliani – non ha fatto altro che aumentare.
Il bilancio si aggrava per i cittadini di Gaza per via dei bombardamenti quasi indiscriminati da parte dell’esercito israeliano. Mentre Israele deve fare i conti con gli ostaggi e le notizie dell’uccisione di alcuni di loro da parte dei terroristi. Ma nonostante gli scontri vilenti e all’ultimo sangue continuano senza scrupoli, ci potrebbe essere una finestra che vede una piccola tregua.
50 ostaggi e si otterrà una tregua
Gli ultimi giorni di combattimenti a Gaza sono stati caratterizzati da violenti scontri che hanno dilaniato un’enorme parte di popolazione civile palestinese. In particolare, l’esercito israeliano ha deciso di bombardare e prendere di mira in particolare gli ospedali. Le accuse di Tel Aviv parlano di miliziani di Hamas nascosti nelle strutture ospedaliere. Alcuni di loro sparano dai tetti verso l’esercito, sapendo che non possono essere colpiti. Alcuni video e foto dimostrerebbero che effettivamente esistono sacche di resistenza palestinesi nei pressi degli ospedali.
In particolare, gli scontri tra esercito israeliano e palestinesi armati si stanno concentrando presso l’ospedale di al-Shifa di Gaza City. Gli uomini di Tel Aviv hanno infatti trovato numerosi armamenti e munizioni dei miliziani di Hamas nel seminterrato dell’ospedale. Secondo i militari israeliani, queste sarebbero prove “della presenza negli ospedali del gruppo terroristico“. Tuttavia, gli ostaggi catturati il 7 ottobre 2023 non sono stati trovati. Anche se alcuni indizi, come una sedia con vestiti femminili e una corda ai suoi piedi, oltre ad un biberon – fanno pensare che in quelle stanze c’erano stati alcuni prigionieri.
Tuttavia, nonostante il violento scambio di accuse, potrebbero esserci delle prospettive positive sia per i civili palestinesi che per gli ostaggi. Hamas avrebbe infatti dato il suo assenzo per un accordo, negoziato dal Qatar, di tre giorni di tregua dai bombardamenti a Gaza. In cambio, verrebbero rilasciati 50 ostaggi. Intanto l’Iran continua a smarcarsi dalle operazioni di Hamas. Tra alti funzionari iraniani hanno infatti parlato con i giornalisti della Reuters, dicendo che Khamenei, Guida suprema dell’Iran avrebbe detto ai leader di Hamas di non essere stato avvertito delle imminenti operazioni del 7 ottobre. Si attende quindi l’esito della negoziazione tra Israele e Hamas filtrata dal Qatar, con la speranza che una tregua, anche se breve, possa essere imminente.