Anche i nostri soldati non sono al sicuro nella guerra in Medio Oriente. Le bome in Israele hanno messo a rischio molti italiani
I combattimenti all’interno della Striscia di Gaza sono sempre più intensi, ma scontri a fuoco si stanno espandendo anche a Nord.
Nelle scorse ore, infatti, violenti scontri si sono registrati anche in Cisgiordania, al cui confine israeliani e palestinesi “convivono” in maniera piuttosto difficile. Ma i recenti bombardamenti hanno messo in pericolo anche gli italiani.
Italiani sotto le bombe israeliane: cosa succede
Nelle ultime ore sono stati segnalati esplosioni a causa di bombardamenti di artiglieria al confine tra la Cisgiordania e Israele. I pesanti bombardamenti hanno attirato le attenzioni degli osservatori, che parlano di tre momenti esplosivi ravvicinati tra di loro. Le bombe sono state sentite anche a pochi chilometri dalla base italiana della missione Onu. Un episodio che preoccupa fortemente la tutela della sicurezza dei nostri soldati, i quali potrebbero essere coinvolti nelle operazioni dell’esercito israeliano e nei pesanti bombardamenti in Cisgiordania, sempre più frequenti.
L’esercito israeliano ha infatti condotto tre pesanti bombardamenti di artiglieria nei confronti di una lolcalità non ancora identificata. Le esplosioni sono state udite però anche a circa 2/3 km dalla base di Shama, che si trova nel sud del Libano. A riportare la notizia è stata l’agenzia di stampa Ansa, che ha citato alcuni testimoni oculari. Questi avrebbero infatti visto le esplosioni avvenute in una zona piuttosto prossima all’installazione militare presente in quel territorio. In quella base vi è anche la sede del Comando italiano del Settore Ovest di Unifil. Si tratta dedlla missione di peacekeeping condotta dalle Nazioni Unite in Libano. Secondo alcune fonti militari, non c’è stato alcun danno o ferito, anche se effettivamente sono state avvertiti dei bombardamenti a pochi chilometri di distanza. Tuttavia, riportano le fonti della Difesa, i militari presenti nella base “continuano a fare il loro lavoro” e le operazioni di pace non sono state interrotte.
La struttura militare, dunque, non è stata colpita o danneggiata. L’esercito israeliano ha infatti bombardato con artiglieria pesante le zone di Jebbine, Tayr Harfa e Yarin. Si è trattato di un combattimento a distanza con gli uomini Hezbollah palestinesi di cui non vi è noto l’esito. Da alcune settimane gli attacchi si stanno facendo sempre più insistenti, così come i lanci di razzi e missili da parte de gli uomini di Hezbollah. I soldati italiani presenti in Libano sono circa mille.