Non si tratta di un’accozzaglia di persone mal armate ed equipaggiate. Ecco perché Israele deve temere Hamas
Sembrava che, al di fuori della guerra in Ucraina, un altro conflitto preoccupante non potesse scoppiare ancora, almeno nel breve periodo. invece non è stato così.
In Medio Oriente la tensione è più alta che mai e gli scontri di questi giorni dimostrano come non sia per nulla facile e scontato l’esito delle guerra. Nonostante l’enorme disparità in campo, infatti, Israele deve temere Hamas e le sue capacità belliche. Non c’è assolutamente nulla di scontato.
Perché sarà difficile vincere
Le forze in campo in questo momento, analizzando lo scontro tra Israele e Hamas, sono ovviamente sbilanciate a favore di Tel Aviv. Ma le scene che hanno reso famosa la guerriglia palestinese potrebbero essere finite. Sì perché questa volta ad affrontare i mezzi corazzati e i soldati professionali israeliani non ci sono più semplici cittadini o protestanti con fionde, molotov e pistole, ma miliziani ben equipaggiati e soprattutto ben armati. Un elemento che Israele non deve affatto sottovalutare e che potrebbe arrecare non pochi danni all’esercito più forte del Medio Oriente.
A preoccupare gli analisti e gli esperti militari israeliani è il fatto che l’equipaggiamento militare di Hamas ricorda, come affermato da Avi Melamed, ex capo del dipartimento palestinese dell’Idf e analista senior, uno degli eserciti statali presenti in tutto il mondo. Inoltre, il fattore di maggior preoccupazione è il fatto che i miliziani di Hamas possano contare su un enorme numero di armi, che potrebbero rivelarsi fondamentali in caso di un conflitto prolungato, come forse potrebbe accadere. Inoltre, i circa 30mila uomini di Hamas stimati dagli analisti, l’organizzazione, possono contare su armi sofisticate, fucili da cecchino, mine antiuomo e addirittura mini-sottomarini.
Un arsenale di tutto rispetto che Hamas non si è assolutamente autoprodotta. Secondo gli esperti, infatti, in molti casi si tratterebbe di armi da contrabbando circolati nel tunnel e valichi di terra e di mare negli ultimi dieci anni. A causa dei decennali conflitti nella regione, in particolare Siria, Libia, Iraq e Suda, la “disponibilità” di armi abbandonate è stata piuttosto elevata, ma non solo. Quantità non irrilevanti di armi arrivano dall’Iran e, secondo gli esperti, anche dalla Corea del Nord. Infine, Hamas ha fatto largo uso dei chilometrici tunnel sotterranei per assemblare le varianti di armi grazie alle fabbriche sotterranee.