Netanyahu ha problemi con l’Esercito

Il presidente israeliano potrebbe non avere il pieno controllo delle truppe di Tel Aviv e ora sembra essere accerchiato

Non solo Hamas, l’Ira n e gli Hezbollah. Ora il premier israeliano sembra avere  anche dei problemi interni che non può assolutamente sottovalutare.

Netanyahu ha problemi con l'Esercito
Non tutto è sotto controllo per Netanyahu (ansa) – Rationalinternational.net

Nonostante la guerra si trovi a centinaia di chilometri di distanza, Benjamin Netanyahu deve guardarsi anche dai pericoli che ci sono nella stessa Tel Aviv e all’interno del suo gabinetto di guerra. Si tratta di pericoli politici che potrebbero minare la sua lungimiranza. E arrivano dall’esercito che, intanto, sta entrando vittorioso a Gaza.

Non tutto è sotto controllo

Accanto a Benjamin Netanyahu ci sono altri due uomini che lo affiancano sempre nelle decisioni miliari e politiche relative al conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Ma non si tratta di due stretti alleati, anzi. Benny Gantz e Yoav  Gallant sono probabilmente i due oppositori di Netanyahu più in vista in questo momento, e non fanno molto per nasconderlo. L’ex capo di Stato Maggiore, Benny Gantz e il Ministro della difesa di Israele, Yoav Galant – rispettivamente di 64 e 64 anni – starebbero cercando di “isolare” il primo ministro israeliano.

Netanyahu ha problemi con l'Esercito
I due potrebbero mettere in ombra Netanyahu (Ansa) – Rationalinternational.net

Dopo il discorso alla nazione i due si stringono la mano e si abbracciano, invece Netanyahu appare solitario mentre mette a posto i suoi appunti un po’ più distante dai due. Gallant e Gantz sembrano infatti aver fatto squadra in questa situazione così tesa e dal grande impatto emotivo per lo Stato ebraico, invece Netanyahu appare sempre più solo, vittima dei suoi stessi errori e, probabilmente, delle sue alleanze scomode e fin troppo estreme. Benny Gantz aveva deciso di lasciare l’opposizione per rispondere alla chiamata dell’esercito per l’emergenza nazionale. Mentre Yoav aveva cercato di ostacolare la riforma della giustizia, ampiamente criticata in Israele, ottenendo un tacito licenziamento.

I due ora sono al fianco di Netanyahu nella gestione del momento forse più difficile della carriera politica di Benni. Troppo importanti per tenerli da parte e ora fondamentali nel gestire l’esercito e ciò che accadrà dopo. I due quindi sembrano aver fatto squadra e proprio dall’esercito e dalla sua preoccupante frattura interna – che Gallant aveva cercato di portare all’attenzione di Netanyahu – potrebbero rappresentare il vero pericolo politico per il Primo Ministro. Non si sa se e quando finirà il conflitto, ma in molti sono pronti a scommettere che, quando questo avverrà, Netanyahu potrebbe dire addio alla sua carriera politica.

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