Aumentano le tensioni anche al nord del Paese. Ora tra Israele e Libano una nuova guerra è sempre più vicina e concreta
Le tensioni tra i due Paesi sono sempre più elevate e ora sembra davvero che lo scontro possa allargarsi anche a Nord.
Sebbene non ci siano ancora stati scontri diretti e combattimenti armati nel Nord di Israele, il conflitto tra Israele e Libano sembra quasi inevitabile. Nelle ultime ore, infatti, la tensione al confine si potrebbe tagliare con un coltello, mentre Hezbollah attacca i territori israeliani.
Attacchi dagli Hezbollah
Nelle ultime ore la regione israeliana dell’Alta Galilea è stata colpita da un missile anticarro lanciato dai territori del Libano, probabilmente dalle forse Hezbollah. A riportare l’accaduto è stato il quotidiano israeliano Haaretz. A seguito del lancio del missile libanese, le forze israeliane hanno risposto con un bombardamento che ha colpito alcuni obiettivi presenti in Libano. Intanto i residenti di una decina di città israeliane presenti nella regione sono stati invitati ad evacuare l’area e rifugiarsi quindi nell’area protetta fino a nuovo ordine. A diramare l’avviso è stato l’esercito israeliano dopo aver valutato la sicurezza nell’area.
I residenti sono stati infatti invitati a mettersi al sicuro, in quanto non può essere garantita la loro sicurezza in un momento di tensione sempre maggiore con il vicino Libano. Ad ogni modo l’aviazione israeliana avrebbe bombardato una serie di postazioni “e siti terroristici appartenenti ad Hezbollah”. il portavoce dell’Idf ha parlato del fatto che tra gli obiettivi colpiti dai raid aerei israeliani vi erano anche alcuni depositi di armi, centri operativi Hezbollah e “infrastrutture del terrore”. Mentre i bombardamenti iniziano ad interessare anche la parte nord di Israele, si cerca di venire a capo sulla situazione degli ostaggi.
Hamas, infatti, ha comunicato la sua disponibilità a liberare gli ostaggi, ma solo a seguito di uno “scambio totale” tra quelli nascosti a Gaza e i prigionieri palestinesi in mano ad Israele. Secondo quanto riportato dal The Times of Israel, quotidiano nazionale israeliano, Hamas avrebbe chiesto di portare avanti la trattativa in questo modo. Osama Hamdan, alto funzionario di Hamas, ha infatti parlato di un “completo scambio di prigionieri“. L’uomo ha inoltre smentito l’esistenza di colloqui per una mediazione sul rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. Al contrario, avrebbe accusato Israele di aver ostacolato i negoziati per la liberazione degli ostaggi.