Ancora terrore all’interno della Striscia. Tra poche ore accadrà un vero e proprio incubo per la popolazione martoriata
Continuano i combattimenti all’interno della Striscia di Gaza tra l’esercito israeliano ed Hamas. Ma intanto per la popolazione palestinese si avvicina un vero incubo.
L’assedio israeliano sta continuando senza sosta e la città di Gaza è interessata da violenti battaglie e scontri a fuoco. Ma mentre l’esercito e i miliziani di Hamas si stanno scontrando, i civili continuano a morire in massa. Ora manca pochissimo tempo prima che si realizzi un nuovo incubo.
Gasolio quasi finito
La guerra è l’atto più brutto e meschino che l’essere umano possa compiere. Quando si imbracciano le armi e si commettono crimini nessuno si trova più dalla parte della ragione, mentre ad avere torto sono sempre coloro che sparano. Ma non solo, perché durante le guerre le vittime che più di tutti soffrono le conseguenze degli scontri sono sempre e solo i civili. Lo sano bene quelli israeliani, morti il 7 ottobre durante gli attentati, e quelli palestinesi, che sono sotto una pioggia di bombe e morte senza fine. Ma tra poche ore potrebbe diventare realtà un nuovo incubo.
Come se non fosse abbastanza, i civili palestinesi stanno per affrontare giorni ancora più duri di questi passati dopo un mese di guerra. L’esercito israeliano è infatti entrato in città e sta per conquistare l’intero centro di Gaza, ma questo non porrà fine alla guerra. Anzi, le cose potrebbero presto peggiorare. A lanciare l’allarme è stata l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha denunciato la mancanza di gasolio e carburante nell’intera città di Gaza. Secondo i funzionari Onu, infatti, la carenza di carburante potrebbe fermare definitivamente qualsiasi azione umanitaria nel giro di due giorni. È stato infatti lanciato un avvertimento secondo cui gli interventi umanitari da parte delle Nazioni Unite cesseranno nel giro di 48 ore a causa della mancanza di carburante.
L’esercito israeliano è infatti entrato nella città di Gaza e nelle scorse ore ha assediato il parlamento palestinese. Segno che ormai la città di Gaza City è in mano a Tel Aviv come previsto. Intanto aumentano i morti e gli allarmi da parte delle organizzazioni umanitarie presenti sul posto. Secondo Medici senza frontiere è necessario evacuare l’intero ospedale di Shifa – il più grande di tutta la Striscia – ma solo se verranno date garanzie da parte dell’esercito israeliano. L’intera struttura è senza elettricità o acqua, non c’è cibo e molti pazienti – come ricordato da numerosi medici della struttura – stanno morendo. Un vero incubo che sta diventando realtà.