L’ex presidente americano ne spara un’altra e non sembra aver imparato dalla disastrosa gestione di Gaza
Sarà un anno incredibilmente complesso e carico di tensioni quello che dovranno affrontare i cittadini americani. Nel novembre del 2024, infatti, si andrà al voto per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Nonostante manchino più di 12 mesi al voto che cambierà l’America (e probabilmente il mondo) la campagna elettorale sembra essere già partita e ci sono già le prime dichiarazioni esplosive. Donald Trump, infatti, non sembra essere molto impressionato dal disastroso epilogo che sta avendo la città di Gaza ed è pronto a proporre un modello simile anche in America.
Arresti, rastrellamenti e deportazioni
Ancora una volta Donald Trump è tornato a parlare di quello che sarebbero le sue intenzioni da prossimo presidente degli Stati Uniti d’America e, anche questa volta, ha solleticato la pancia del Paese. L’ex presidente americano ha infatti parlato di quello che sarebbe il suo piano per gestire l’ondata di migrazione negli Stati Uniti sulla frontiera con il Messico. Una sua rielezione potrebbe infatti prevedere rastrellamenti, deportazioni e arresti di massa.
È questo il programma che Donald Trump propone per risolvere la questione dell’immigrazione illegale. Il candidato repubblicano ha infatti parlato del suo piano per la gestione del traffico di persone sulla frontiera con il Messico. A riportare la strategia piuttosto controversa – che in realtà rappresenta più una campagna di marketing politico – è il new York Times. Il piano di Trump sarebbe quello di costruire enormi campi per poter ospitare i migranti in attesa della loro deportazione in Messico, grazie al ricorso delle forze dell’ordine federali e locali. Inoltre, l’intenzione è quella di incentivare gli arresti su larga scala in tutti gli Stati Uniti nei confronti di persone che non hanno documenti validi.
Trump avrebbe anche il metodo per poter reperire fondi a sufficienza per realizzare il suo piano in maniera concreta. Nel caso in cui il Congresso dovesse rifiutare di finanziare la strategia di Trump, riporta il New York Times, il magnate americano ricorrerebbe a reindirizzare i fondi dal Pentagono. In questo caso si riuscirebbe a costruire un enorme muro sul confine tra Stati Uniti e Messico – sul modello Israele-Gaza – dal costo di milioni di dollari. Intanto Trump, durante uno dei suoi comizi in Florida, ha affermato che il presidente Biden, durante l’attuale mandato, avrebbe speso più di 1 milione di dollari per ospitare migranti in molti hotel tra i più lussuosi del Paese. Affermazioni che, ovviamente, non hanno trovato conferma.