A partire da gennaio 2024, le pensioni di invalidità civile subiranno un aumento. Gli importi verranno rivalutati del 5,4%. Ecco le modifiche previste per i nuovi importi.
La pensione di invalidità civile è un sostegno finanziario fondamentale per molte persone che si trovano in condizioni di disabilità. Per questo motivo, è importante essere sempre aggiornati sulle novità e le possibili modifiche che potrebbero impattare su questa prestazione. Dal prossimo gennaio 2024, infatti, ci saranno delle importanti novità che riguarderanno la pensione di invalidità civile e non solo.
Possiamo fare un aggiornamento sui valori di pensionamento per i disabili, i ciechi e i sordi civili, grazie all’indicazione non ancora ufficiale del tasso di rivalutazione, utilizzato per aggiustare i valori pensionistici in base al costo della vita, che dovrebbe essere del 5,4%. Questo tasso sarà confermato ufficialmente nei giorni a venire dal ministero del Lavoro. Ma non solo i pagamenti previdenziali saranno aggiornati: anche le prestazioni assistenziali sono riviste all’inizio di ogni anno in relazione al costo della vita, e non solo in termini di importo della prestazione, ma anche per i limiti di reddito necessari per avere il diritto.
Non dimentichiamo che per usufruire di determinati servizi assistenziali, ad esempio le pensioni destinate agli invalidi civili, non basta semplicemente una diminuzione della capacità lavorativa – verificata da una commissione designata – poiché si tiene in considerazione anche la situazione economica. La positiva evoluzione è che, data l’alta inflazione, il limite economico cresce e, di conseguenza, si espande il numero di persone che potranno beneficiare di questa prestazione. Riguardo a questo, ecco le cifre – non ufficiali, poiché il tasso di rivalutazione del 5,4% non è ancora stato approvato – dei servizi a partire da gennaio 2024.
Conguaglio della rivalutazione 2023
Prima di passare in rassegna le previsioni per il 2024, dobbiamo prestare attenzione all’incremento leggero che verrà fatto al sostegno finanziario destinato ai soggetti invalidi, non vedenti e sordi nel dicembre prossimo. Infatti, come previsto, un’aggiunta dello 0,8% sarà applicata all’importo aggiornato al 31 dicembre 2022, che rappresenta la differenza tra il tasso temporaneo del 7,3% usato a gennaio scorso per l’aggiustamento e il tasso definitivo successivamente determinato dall’Istat, ossia l’8,1%. Di conseguenza, è prevista una regolazione, durante la quale sarà fornito un saldo retroattivo corrispondente all’arretramento di 11 mesi.
In relazione a ciò, gli importi aggiornati dovrebbero essere i seguenti:
Prestazione | Importo 2023 | Importo da dicembre 2023 (conguaglio 0,8%) | Assegno arretrati |
---|---|---|---|
Assegno mensile invalidi civili parziali | 313,91 euro | 316,24 euro | 25,63 euro |
Assegno mensile invalidi civili assoluti | 313,91 euro | 316,24 euro | 25,63 euro |
Pensione ciechi civili assoluti non ricoverati | 339,48 euro | 342 euro | 38,72 euro |
Pensione ciechi civili assoluti ricoverati | 313,91 euro | 316,24 euro | 25,63 euro |
Pensione ciechi civili parziali | 313,91 euro | 316,24 euro | 25,63 euro |
Indennità mensile frequenza minori | 313,91 euro | 316,24 euro | 25,63 euro |
fonte tabella: money.it
Conguaglio della rivalutazione 2024
Un tasso del 5,4% sarà applicato a gennaio 2024 sugli importi che sono stati aggiornati a dicembre 2023. Questo rappresenterà un ulteriore incremento, che risulterà pari a:
Prestazione | Importo da dicembre 2023 (conguaglio 0,8%) | Importo da gennaio 2024 |
---|---|---|
Assegno mensile invalidi civili parziali | 316,24 euro | 333,31 euro |
Assegno mensile invalidi civili assoluti | 316,24 euro | 333,31 euro |
Pensione ciechi civili assoluti non ricoverati | 342 euro | 360,46 euro |
Pensione ciechi civili assoluti ricoverati | 316,24 euro | 333,31 euro |
Pensione ciechi civili parziali | 316,24 euro | 333,31 euro |
Indennità mensile frequenza minori | 316,24 euro | 333,31 euro |
fonte tabella: money.it
Con l’incremento dell’importo, ci sarà un conseguente aumento dei limiti di reddito per usufruire dei benefici. Tuttavia, questo non prevede l’applicazione del tasso di rivalutazione integrale, rendendo così premature le previsioni fino alla pubblicazione del relativo decreto del Ministero del Lavoro e la successiva circolare Inps che renderà ufficiali i nuovi valori. Al momento, è importante sapere che l’accesso ai servizi menzionati sarà facilitato: si prevede infatti un aumento del limite di reddito per l’accesso alle prestazioni per invalidi civili totali, ciechi e sordi, a circa 18.300 euro, mentre per gli invalidi civili parziali, potrebbe superare i 5.500 euro.
Nelle prossime giornate, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali renderà noto il tasso di aggiustamento con il quale le pensioni subiranno un incremento e saranno armonizzate al costo della vita. In anticipo su questa fondamentale cifra, é Il Sole 24 Ore a rivelare in esclusiva che la variazione percentuale dell’indicatore dei costi al dettaglio per le famiglie di lavoratori e impiegati, escludendo il tabacco, come definitivamente misurata dall’Istat nei primi nove mesi del 2023 e prevista per l’ultimo trimestre, sarà pari al 5,4%.
Questo dato coincide con la stima effettuata con la Nota di aggiornamento al Def, confermando un ulteriore significativo aumento dopo quello già concesso all’inizio del 2023 (quando il tasso di aggiustamento verificato era del 7,3%) e quello previsto con l’aggiustamento di dicembre (quando sulle pensioni sarà applicata la discrepanza dello 0,8% verificata tra il tasso provvisorio e quello definitivo, pari all’8,1%, di aggiustamento). Relativamente a questo, con la conferma delle percentuali di aggiustamento da implementare nel 2024 come indicato nel testo della legge di Bilancio (su cui é ancora possibile apportare modifiche) e la semi ufficialità del tasso, possiamo finalmente fornire una risposta alla questione su quanto aumenteranno le pensioni a partire dall’1 gennaio 2024.
La rivalutazione, nota anche come perequazione, è un processo attraverso il quale l’ammontare di certe prestazioni è calibrato in base ai costi della vita, al fine di prevenirne la svalutazione. Questo metodo è applicato alla totalità dei trattamenti forniti dalla previdenza sociale (che comprende l’Assicurazione Generale Obbligatoria e le relative gestioni dei lavoratori autonomi, o i fondi che agiscono come sostituti, esonerativi, esclusivi, integrativi e aggiuntivi). Entrambe le pensioni dirette e di reversibilità sono sottoposte a questa rivalutazione. Questo è valido anche per i trattamenti assistenziali, incluso l’Assegno sociale e le pensioni per gli invalidi civili.
Calcolare l’importo della pensione rivalutata è un processo semplice
Un sistema di protezione è stato previsto per coloro che percepiscono una pensione oltre l’importo limite ma inferiore al limite più l’incremento di rivalutazione automatica della fascia precedente. In questo caso, l’incremento di rivalutazione viene assegnato fino a raggiungere il limite “incrementato.
Ad esempio, se una pensione rientra tra 2.271,76 euro e 2.394,43 euro, l’importo sarà comunque aumentato fino a raggiungere almeno 2.394,43 euro. Questa procedura si ripete per tutte le fasce di pensione, garantendo che l’incremento di rivalutazione non sia inferiore all’aumento massimo applicabile alla fascia di pensione precedente.
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