Mentre la guerra in Medio Oriente impazza, Israele vende ai suoi alleati armi che servono a battere Putin
Dopo più di un mese di guerra tra Israele e le milizie di Hamas il conflitto tra le due forze in campo non sembra essere arrivato ancora ad un momento conclusivo.
Di certo non si può parlare di stallo – visto che le forze dell’Idf stanno avanzando all’interno della città di Gaza – ma i progressi lenti fanno pensare ad un lungo conflitto. Tuttavia, Tel Aviv cerca di guardare lontano e non solo in termini di tempo, ma anche di territorio. È notizia di qualche ora fa quella secondo cui Israele abbia deciso di vendere armi per battere l’esercito di Putin.
Il sistema antimissilistico israeliano contro Putin
Quella che stiamo vivendo negli ultimi anni è senz’altro l’epoca della geopolitica internazionale. A causa del conflitto in Ucraina e delle conseguenze sfociate nelle crisi energetica in Europa prima e di quella del grano in Africa poi, ci si è accorti di quanto questo elemento sia fondamentale. Ecco perché, nonostante la guerra in corso e la sempre più grave minaccia di un attacco in massa dei suoi nemici confinanti. Israele ha deciso di vendere alcune delle sue migliori armi che verranno utilizzate contro Putin.
Si tratta del sistema antimissilistico di produzione israeliana chiamato “Fionda di Davide“. il riferimento biblico è tutt’altro che casuale, soprattutto se pensiamo a chi sia l’acquirente che ha deciso di munirsi di questi armamenti. Si tratta della Finlandia, la quale ha deciso di acquistare il sistema missilistico per un valore di 317 milioni di euro, per difendersi in caso di invasione dell’esercito di Putin. Nei giorni scorsi infatti è stato firmato uno storico accordo da parte dell’ambasciatore finlandese presso il ministero della Difesa israeliano.
“Fionda di Davide” fa parte del sistema antimissilistico a tre strati che protegge i cieli israeliani giorno e notte. Si tratta infatti della parte mediana, con un raggio di fuoco di 40-300km, che si trova tra il famoso Iron Dome e l’efficientissimo Arrow 3 per i missili balistici a lungo raggio. La Finlandia, storico Paese neutrale della Scandinavia, ha deciso di entrare nella Nato proprio quest’anno, dopo l’invasione scellerata della Russia in Ucraina e le reiterate minacce nei confronti dell’Europa, Finlandia e Svezia (anch’essa nella Nato ora) comprese). Dunque, sarà interessante osservare come la geopolitica israeliana evolverà anche nei confronti della Russia, soprattutto, dopo le accuse nei confronti di Mosca per aver partecipato agli attentati di Hamas il 7 ottobre.