Le rivelazioni arrivano ad un mese dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza e dall’attacco di Hamas
È passato quasi un mese e mezzo dall’inizio del conflitto tra le forze israeliane e quelle di Hamas, ma sono tantissimi i dubbi e le incertezze su quello che sarà.
Il 7 ottobre 2023 le forze terroristiche di Hamas hanno condotto un assalto sanguinario e vigliacco nei confronti di civili israeliani e non solo (tra le vittime ci sono anche due cittadini palestinesi). Da quel giorno il mondo sta letteralmente cambiando mentre si trova sull’orlo di una nuova guerra. Ma intanto, sebbene non ci siano orizzonti per il futuro, arrivano indiscrezioni ben documentate su quelle che erano le reali intenzioni di Hamas.
Una reazione sproporzionata
Qual è il vero obiettivo di Hamas? Gli attacchi del 7 ottobre non sono serviti che a radere al suolo – da parte dell’esercito israeliano – gran parte della città di Gaza e a far morire migliaia di civili palestinesi. Un sacrificio forse già messo in conto prima che esplodesse la reazione violenta di Israele. Proprio stimolare questa richiesta di vendetta senza distinzione tra civili o terroristi, però, potrebbe essere stato il vero obiettivo dell’organizzazione palestinese.
Ad affermarlo è il Washington Post, storico quotidiano americano che ha cercato di far luce, fornendo un vero e proprio scoop, su quello che certamente il conflitto più seguito al mondo. In pochi giorni, infatti, l’attenzione globale si è spostata tutta in Medio Oriente, a discapito del conflitto in Ucraina. Questo, forse, potrebbe essere stato il vero scopo dell’organizzazione Hamas, che quel maledetto 7 ottobre aveva l’obiettivo di uccidere più persone possibile. Secondo quanto riportato dal Post, infatti, i miliziani di Hamas non avevano semplicemente cercato di catturare e uccidere israeliani per il semplice scopo di vendetta. Ma il loro obiettivo è stato quello di provocare un vero e proprio conflitto all’interno della regione.
Il Post cita funzionario dell’intelligence che portano prove a dimostrazione di questa tesi. L’attacco di proporzioni gigantesche condotto da Hamas ha provocato la più grande strage di ebrei in un solo giorno dalla Seconda Guerra Mondiale. Il motivo? Scatenare una reazione spropositata da parte di Israele – come tra l’altro abbiamo visto – sulla popolazione palestinese. Secondo le fonti interrogate dal post, molti dei miliziani avevano portato con sé scorte di viveri, munizioni ed equipaggiamento che avrebbero permesso ai terroristi di sopravvivere per alcuni giorni. Per i funzionari questa è la dimostrazione che i terroristi avevano intenzione di spingersi ancora più in profondità e colpire le città israeliane più grandi.