Vuoto e nebbia intorno a Joe Biden

Nel periodo più drammatico della Storia recente un presidente che non riesce a scendere le scale senza inciampare.

Un’elezione in bilico quanto la salute. Joseph Robinette Biden Jr., detto Joe, per gli amici ed i nemici, si trova con un’automobile giocattolo nel centro di un tornado. Sembra che pedali, convinto, per allontanarsene ma sai che è inutile.

Joe biden preoccupato
Vuoto e nebbia intorno a Joe Biden-Credit ANSA-Rationalinternational.net

 

Perché quel tornado non è una congiuntura geopolitica disastrosa, con la Cina che fa la Cina e sa farlo molto bene, a cominciare da Taiwan. Non è Kiev e non è Gaza. Il vortice a cui non può sottrarsi sono gli anni, i suoi. Perché il suo ingiallito certificato di nascita veleggia, affranto, verso il traguardo degli 81 in un Paese dove l’aspettativa di vita è 76.

Diciamo che al Nostro gli anni del mandato in scadenza gli sono giunti in dono, una Grazia prima che un attacco di cuore – la causa di morte predominante nel Grande Paese – provvederà al colpo di grazia. E tuttavia continua, ostinato, a provarci e ad inciampare, ogni volta che sale o scende le scale, quando la decisione più saggia, sarebbe venire giù dalla giostra, una volta per tutte. Ma si è affezionato al giocattolo, evidentemente. E anche per la segreta gioia di non doverlo cedere ad altri, e in particolar modo il bullo con i capelli rossi che fa di nome Donald. Ma che ora è inguaiato assai, con maestre che lo accusano e bidelli che non stanno al gioco delle sue malefatte.

Ecco un motivo in più per intestardirsi. Crede di dover salvare l’America ed il mondo, Joe, e in parte è così. Il problema è che un altro mandato significherebbe che il Commander in chief dovrebbe arrivare al cambio della guardia sotto il peso dei suoi 85 anni. Un’età dove non è solo il pericolo di inciampare il problema, ma tenere il filo del discorso. E perfino l’incontinenza, a voler essere brutali.

Di nuovo presidente a 81 anni, un rischio

Joe è nato in tempo per essere preso in braccio da Franklin Delano Roosevelt, era a scuola ai tempi di Truman e Eisenhower, un ragazzo quando Kennedy sorrideva per l’ultima volta a Dallas. Come vicepresidente di Barack Obama è stato quasi perfetto, un feeling memorabile, con lui bianco e anglosassone che faceva di buon grado da spalla alla storia finora ineguagliata di un riscatto, quella dei neri d’America. Una rivincita resa tiepida dal viso fin troppo chiaro del presidente e da una storia presidenziale ancora più tiepida, e troppo simile alle precedenti.

Joe Biden riflette
Joe Biden riflette sul futuro -Credit ANSA-Rationalinternational.net

 

Quando tentarono il secondo mandato Obama e Bill Clinton avevano 51 anni e, tradotti nel linguaggio della politica, lui e predecessori sono nonno e nipoti, con Joe che sembra una vecchia gloria che decide di non mollare, anche se in cuor suo sarà un fallimento. E allora eccolo, pedalare instancabile, nei giorni in cui un cielo di fuoco ha distrutto Gaza e l’Ucraina affonda nel pantano, prima dell’ennesimo inverno di guerra. C’è un tempo per ogni cosa, è scritto nell’Ecclesiaste. Joe certo l’ha letto e compreso quel passo della Bibbia ma l’ha dimenticato. Alla sua età succede.

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