Se vedi Gaza e pensi al Nazismo

Scrivere quello che in molti pensano. Pensare che Hitler avesse ragione. Lo ha fatto Hanane Hammoud, un’insegnante di origini libanesi.

Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su voi ebrei“. Dovremo abituarci, purtroppo, a dichiarazioni come quella dell’insegnante di Treviso. E all’indignazione di maniera con cui si reagirà, come ora. Pima la sospensione dopo il licenziamento. Ma l’aspetto più cupo della vicenda, cupo come le nubi nell’Europa del secolo scorso, anni Trenta non è aver pubblicato una frase di questa natura. Il tragico è che la ragazza lo ha pensato e continuerà a pensarlo. Perché per scrivere parole simili devi avere una tale angoscia e sdegno da sentirti libera e legittimata nel farlo. E ritieni di poter rendere pubbliche queste parole pensando, per un istante, che stai sottolineando un’evidenza.

Hanane Hammoud
Se vedi Gaza e pensi alla Germania-Credit X-Rationalinternational.net

 

Migliaia in strada per la Palestina

La ragazza ha amici e parenti in Palestina, pochi o molti, non lo sappiamo. Certo non erano poche ma migliaia le persone che hanno reso le strade dell’Occidente luoghi di uno sdegno immane e rappresentazione imponente di esso, per quanto sta accadendo a Gaza. Leggi la frase dell’insegnante e ti domandi quante persone, tra loro, moltitudini, pensano quello che lei ha scritto. Vedi le lapidi dei cimiteri ebraici offese da scritte e svastiche, osservi le stelle di Davide che compaiono di nuovo, il quel cielo poco rassicurante che è un muro nelle vicinanze di una casa o una comunità. E hai paura del disastro. Ma ti chiedi: chi doveva avere cura che questo non accadesse. Chi prima di ogni altro, se non Israele?

insegnante scuola Hanane Hammoud
Cosa è successo all’insegnante-Rationalinternational.net

 

Nel nome delle nostre colpe possiamo batterci il petto, mantenere la linda uniforme dei gendarmi occidentali con le nostre brave ronde per spegnere sul nascere i focolai di antisemitismo. Possiamo depositare fiori nel giorno della Memoria, fare domande ai sopravvissuti, perfino togliere il lavoro ad una ragazza con parenti in Palestina sinceramente inorridita per quello che accade a pochi chilometri da Gerusalemme. E un po’ meno sinceramente dirci inorriditi per quello che ha scritto.

Ma il compito di tenere la fiera dentro il buco in cui la Storia è riuscita a ricacciarla spetta, eminentemente a loro, ai leader d’Israele. Domandiamoci se il primo ministro fosse primo ministro d’Israele un Yitzhak Rabin non un Benjamin “Bibi” Netanyahu. Chiediamoci se Hanane Hammoud una ragazza di origini libanesi avrebbe scritto la stessa frase folle, oggi. Conosciamo la risposta. Per questo dovremo avere paura. E certo non di lei.

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