La storia di un uomo russo che, dopo aver brutalmente ucciso la sua fidanzata, è stato graziato da Putin per poter essere arruolato
Aveva ucciso la sua ragazza inferendole 56 coltellate e innumerevoli altre ferite mortali, ma alla fine è stato rilasciato e graziato.
Può essere riassunta in questo modo la parabola, ma al contrario, di un uomo russo che, dopo aver ucciso la sua fidanzata procurandole 111 ferite e violentata brutalmente, ha ricevuto la grazia da Putin in persona. All’uomo è stata infatti concessa la possibilità di arruolarsi nell’esercito russo per andare a combattere in terra ucraina.
Uccide la fidanzata e posa felice con l’esercito russo
Vladimir Putin ha concesso la grazia al 27enne Vladislav Kanyus. Il ragazzo era stato condannato a 17 anni di carcere dopo aver ucciso in maniera brutale e violenta quella che era la sua ex fidanzata, Vera Pekhteleva. La grazia è arrivata per via del fatto che il 27enne ha deciso di arruolarsi nell’esercito russo, ottenendo quindi l’estinzione della pena. L’uomo è stato quindi liberato e mandato al fronte in Ucraina. A denunciare l’accaduto è stata l’attivista per la difesa dei diritti umani Alyona Popova.
È stato il padre della giovane ragazza morta a ricevere la notizia. La procura lo aveva infatti informato che l’assassino di sua figlia era stato graziato dal presidente Putin per via della sua decisione di arruolarsi nell’esercito. Nel mese di giugno la famiglia Pekhteleva aveva inoltre ricevuto alcune foto che ritraevano Kanyus mentre era in posa sorridente con un’arma da fuoco in mano, insieme ad altri soldati russi. Secondo i legali della famiglia della vittima, Kanyus era stato spedito nel carcere di massima sicurezza di Rostov sul Don, in Siberia, ma poi è stato rilasciato per unirsi all’esercito di Mosca. Grazie al decreto della Federazione RUssa del 27 aprile 2023, infatti, tutte le punizioni previste per Kanyus sono state cancellate, così come la sua fedina penale sporca.
L’uomo aveva ucciso la sua ex fidanzata nel gennaio del 2020 inferendole 56 coltellate. Inoltre, le autorità russe avevano trovato ben 111 ferite sul corpo della vittima. Prima di ucciderla, inoltre, Kanyus l’aveva violentata e poi strangolata con una corda di ferro. Ora è stato graziato e, mettendosi in posa, si fa vedere sorridente mentre brandisce un fucile.