Nonostante i consistenti aiuti da parte dell’Occidente, l’Ucraina non riesce a sfruttare le nuove armi: cosa succederà ora
La guerra in Medio Oriente sembra aver catturato tutte le curiosità e preoccupazioni dell’Occidente. Ma è proprio in Europa che si sta combattendo un conflitto decisivo per il futuro del continente stesso.
In Ucraina, infatti, si sta continuando a combattere in maniera incessante. Dopo la fallita controffensiva ucraina, infatti, la Russia sembra voler rispondere avanzando ulteriormente. Una dimostrazione che, nonostante gli aiuti economici e militari da parte dell’Occidente, per l’ucraina le nuove armi non bastano. Ecco che cosa sta succedendo.
La Russia prova ad avanzare
Nonostante le aspettative in primavera erano piuttosto alte, l’esercito ucraino, trascinato anche da aiuti miliardari in termini di risorse economiche e militari, non è riuscito ad avanzare come voleva. Gli obiettivi minimi della controffensiva militare non sono stati soddisfatti e ora il timore è che l’esercito di Mosca possa decidere in maniera repentina di riprendere la propria avanzata e continuare a sottrare territori a Kiev. Proprio in queste ore, infatti, si continua a combattere nella città di Avdiivka, ancora in mano ucraina. L’esercito russo la vuole a tutti i costi e sembra essere deciso a raggiungere l’obiettivo.
La città nella regione di Donetsk, rappresenta uno snodo strategico importante per la capacità logistica russa, oltre ad essere una buona opportunità – se conquistata – di uniformare il fronte nel Donbass. Inoltre, sarebbe una vittoria simbolica non di poco conto per la Russia, che riuscirebbe a sottrarre all’Ucraina l’unica città che era davvero riuscita a resistere durante l’invasione del febbraio 2022. Una situazione difficile per Kiev che dimostra come le armi occidentali non siano bastate per fermare l’avanzata russa. in questo momento, spiegano gli analisti ed esperti militari, l’Ucraina non può godere della supremazia aerea e, quindi, condurre una controffensiva di massa sarebbe un massacro.
Dunque che cosa potrebbe succedere? L’arrivo dell’inverno potrebbe letteralmente congelare il conflitto e permettere ad entrambi gli eserciti di rifiatare. La stanchezza degli alleati ucraini (prima su tutti, gli Stati Uniti) potrebbe essere decisiva per il conflitto. Con uno stallo di queste dimensioni – dove anche l’esercito russo ha difficoltà ad avanzare – si potrebbe finalmente arrivare ad una pace, o comunque ad una tregua, che metterebbe la parola fine al conflitto. Senza massicci aiuti da parte dell’Occidente, infatti, l’Ucraina si ritroverebbe da sola e questo significherebbe dover cedere alla pressione russa. Una situazione che non piace affatto a Zelensky, ma che presto o tardi si troverebbe costretto ad accettare.