Finiamo e andiamo via, promette Bibì

Il premier israeliano parla delle intenzioni di Israele e annuncia di non voler restare per sempre a Gaza

Siamo a più di un mese di guerra e l’esercito israeliano, dopo aver bombardato ininterrottamente la Striscia di Gaza, è entrato in città.

Finiamo e andiamo via, promette Bibì
Il presidente parla di quello che succederà dopo

I combattimenti vanno avanti da un po’ di giorni ma è chiaro che l’esercito di Tel Aviv avrà la meglio sui miliziani, meno armati e organizzati. Dunque, iniziano le ipotesi su come andrà il dopo e in quale modo Israele gestirà l’invasione. Ma intanto Netanyahu annuncia che da parte di Tel Aviv non c’è l’intenzione di restare.

“Non vogliamo conquistare, occupare o governare Gaza”

Ancora scontri al nord di Gaza. Dopo aver circondato e “diviso in due” la città, l’esercito israeliano ha dato inizio ai combattimenti dentro il centro abitato. Violenti scontri sono scoppiati nella parte nord di Gaza tra i soldati dell’esercito di Tel Aviv e i miliziani di Hamas. Sebbene siano in inferiorità numerica e tecnologica, gli uomini del gruppo terroristico stanno riuscendo a mettere in difficoltà quello che è uno degli eserciti più forti al mondo. Tuttavia, l’esito della guerra appare scontato e c’è chi si chiede che cosa succederà dopo.

Finiamo e andiamo via, promette Bibì
Israele non intende governare Gaza (Ansa) – Rationalinternational.net

Durante un’intervista rilasciata all’emittente americana Fox News, Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha detto che non è intenzionato a “conquistare, occupare o governare Gaza”. Dunque, secondo le parole utilizzate dal numero 1 israeliano, non vi è l’intenzione di entrare militarmente nella totalità della città e, soprattutto, di restarci per sempre. Parole che entrano in contrasto con le dichiarazioni fatte solo qualche giorno fa riguardo la possibilità che sarebbe stata Israele a gestire la sicurezza della Striscia di Gaza. Intanto nella giornata di giovedì è stato trovato un accordo per alcune pause delle operazioni militari israeliane sulla città di Gaza, in modo da favorire l’evacuazione dei cittadini.

Le parole di Netanyahu, dunque, potrebbero rappresentare una sorta di ammorbidimento delle intenzioni di Israele, che fino a qualche giorno fa sembrava quasi intenzionata a radere al suolo tutta la città. Inoltre, l’affermazione del primo ministro, secondo cui Israele no intende governare la città di Gaza, favorirebbe l’ipotesi secondo cui a gestire la Striscia sarà nuovamente l’ANP, l’Autorità Nazionale Palestinese. A far eco alle parole di Netanyahu anche Joe Biden, il quale ha definito la scelta della tregua “oraria” un “passo nella giusta direzione”. Tuttavia, Israele ha escluso categoricamente la possibilità di un cessate il fuoco.

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