Sono numerosi i soldati ucraini che in queste ore avrebbero rivolto le armi contro la loro patria: costretti dai russi
Mentre il conflitto in Medio Oriente continua senza sosta, tanto da attirare gran parte dell’attenzione internazionale, anche in Ucraina si sta combattendo in maniera violenta.
Sebbene le attenzioni dell’Occidente siano ormai rivolte a quello che sta succedendo all’interno della Striscia di Gaza, anche nel territorio di Kiev ci sono numerose novità che stanno cambiando il volto della guerra. Tra queste ce n’è una piuttosto macabra: soldati ucraini costretti dai russi a combattere contro l’Ucraina.
Prigionieri contro l’Ucraina
La controffensiva ucraina contro l’esercito russo è ufficialmente fallita e Kiev non è riuscita a guadagnare territori o a riequilibrare le forze in campo. A questo si deve aggiungere la “distrazione dell’Occidente”, ora impegnato nel conflitto israelo-palestinese, la riduzione degli aiuti in termini di risorse economiche e militari e la sempre più crescente possibilità che gli Stati Uniti sposino la causa israeliana, abbandonando quella ucraina. Un momento perfetto per la Russia, che sta cercando quindi di sfondare su più fronti e guadagnare terreno in vista dell’inverno. Ma a queste notizie pessime per Kiev deve aggiungersi anche qualcos’altro: soldati ucraini che combattono contro l’Ucraina.
Second quanto riportato da un’agenzia di stampa russa, infatti, Mosca starebbe per inviare un battaglione di prigionieri ucraini direttamente in prima linea. Uomini che, paradossalmente, saranno costretti a combattere accanto ai soldati di Mosca contro i loro stessi nemici. Secondo RIA Novosti, agenzia di stampa russa, i prigionieri di guerra ucraina avrebbero giurato fedeltà alla Russia, accettando di entrare in servizio sul campo di battaglia, ma questa volta dal lato opposto. Una notizia che, però, ha fatto storcere il naso in molti, soprattutto per via dei numeri riportati da Mosca.
Intanto l’Associated Press, agenzia di stampa di livello internazionale, non ha potuto confermare la notizia e ad oggi non è possibile affermare che il rapporto di RIA Novosti sia reale o che i militari ucraini siano realmente intenzionati a combattere. Inoltre, né i funzionari ucraini che il Ministero della Difesa russo hanno risposto ai dubbi di AP. Dunque, tutto fa pensare che non ci siano elementi necessari per capire quale sia la verità, ma molti indizi porterebbero a credere che i prigionieri ucraini siano stati costretti a combattere contro il loro stesso esercito, sotto minacce di morte. Se così fosse, si tratterebbe di una violazione della Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri in guerra.