Se hai pietà per Gaza perdi il lavoro

Sostiene apertamente la causa palestinese, Dior la sostituisce con una modella israeliana: è la storia della top model Bella Hadid.

Il conflitto israelopalestinese divide inevitabilmente l’opinione pubblica. La maggior parte concorda sulla pericolosità dei terroristi di Hamas, escludendo al contempo la responsabilità del popolo palestinese in merito a quanto accaduto la prima settimana di ottobre in Israele. I governi democratici dovrebbero pertanto garantire la libertà di espressione, escludendo il pericolo di ripercussioni di carattere etico e morale, ed ovviamente professionale. Per questa ragione, quanto accaduto alla nota top model statunitense – Bella Hadid – ha indignato gran parte dei suoi seguaci.

Dior licenzia Bella Hadid
Bella Hadid licenziata da Dior perché pro-Palestina? La verità – credit: Instagram @bellahadid – rationalinternational.net

Hadid si è infatti dichiarata pubblicamente pro-Palestina, una posizione che nasce tanto dalle crudeltà alle quali i cittadini della Striscia sono stati sottoposti, quanto alle sue origini paterne. Mohamed Hadid infatti è un imprenditore immobiliare palestinese, trasferitosi negli Stati Uniti in seguito al matrimonio con l’ex indossatrice olandese Yolanda Hadid, madre della modella. Non dovrebbe stupirci dunque il tentativo di quest’ultima di sensibilizzare i suoi fan in merito alla violenza subita dai suoi connazionali. “Non ho paura di perdere dei lavori” – le parole di Bella Hadid – “continuerò a schierarmi a favore della Palestina”. Una premessa tramutata in sentenza.

Dior licenzia la palestinese Bella Hadid

E’ possibile che le parole di Bella Hadid abbiano indispettito i vertici della casa di moda ove lavora? Ebbene, il contratto della modella, scaduto nel mese di marzo 2022, non è stato rinnovato e, nonostante il suo largo seguito, Dior ha preferito cambiare il volto della sua campagna pubblicitaria natalizia. Fin qui niente di sconcertante. Il mondo della moda è in continua evoluzione. Il desiderio di modificare, di tanto in tanto, i testimonial non rappresenta certo una novità. Tuttavia, in questo caso specifico, ciò che ha insospettito gli utenti web risiede proprio nelle origini delle due modelle.

May Tager al posto di Bella Hadid
L’israeliana May tager sostituisce la palestinese Bella Hadid – credit: Instagram @maytager – rationalinternational.net

L’opinione pubblica non si è concentrata sul fatto che Bella Hadid abbia passato il testimone a May Tager, bensì che un’indossatrice palestinese sia stata sostituita da una collega israeliana. A questo proposito, l’agenzia Associated Press ha smentito l’ipotesi diffusa sulle piattaforme social, spiegando che la Tager in realtà rientri tra i volti di Dior da prima dell’inizio del conflitto. Questo tuttavia non ha convinto i seguaci della Hadid.

“Ridicolo licenziare una delle migliori modelle di questa generazione” – si legge sul web – “E’ Dior a perderci”. Un sospetto, questo, che appartiene evidentemente solo ai fedeli sostenitori di Bella. La diretta interessata non è intervenuta sulla questione, tantomeno la “rivale” May Tager. Il “licenziamento” dell’indossatrice palestinese nasce semplicemente da uno stop concordato di oltre un anno fa, una conseguenza che non ha nulla a che fare con le sue origini e con la sua posizione pro-Palestina.

 

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