La guerra e i bombardamenti sono troppo violenti e stanno distruggendo Gaza. Ora qualcuno vuole sanzioni per Israele
Nelle ultime ore l’esercito israeliano ha dichiarato di aver completamente circondato la parte nord della città di Gaza, dividendo di fatto in due il centro abitato.
Violenti scontri si stanno susseguendo proprio in queste ore e i bombardamenti e raid israeliani non si sono affatto fermati. Anzi, le notizie di numerosi vittime tra i civili anche in queste ultime ore si sono diffuse su tutti i social e ora qualcuno vorrebbe sanzioni per Israele, così com’è stato per la Russia.
Bombardamenti indiscriminati e violenze: c’è chi chiede sanzioni
Quando siamo arrivati ormai a più di un mese di guerra, l’invasione israeliana all’interno della Striscia di Gaza può essere considerata in corso. Numerosi soldati e tank dell’esercito di Tel Aviv sono entrati nel territorio della città di Gaza, circondando la zona nord e iniziando violenti scontri a fuoco con i miliziani di Hamas. I combattimenti non si fermano, nonostante i continui appelli per un cessate il fuoco richiesti da molte figure politiche e internazionali, tra cui anche il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
I bombardamenti sulla città, che hanno provocato la morte anche di numerosi civili palestinesi. hanno raccolto sdegno da tutto il mondo. E ora c’è chi chiede che vengano emesse sanzioni anche per Tel Aviv. A chiederlo a gran voce è Petra De Sutter, dal 2020 vice primo ministro nel governo del Belgio e componente del partito dei Verdi. La De Sutter ha chiesto all’Unione Europea di emettere delle sanzioni nei confronti di Israele. In un’intervista rilasciata al quotidiano Nieuwsblad, il ministro fiammingo ha dichiarato che Israele non si sta preoccupando “delle richieste internazionali di un cessate il fuoco”.
La De Sutter ha dunque chiesto all’Unione Europea di sospendere in maniera immediata l’accordo di associazione che aveva stretto in precedenza con Israele. Inoltre, ha continuato il vice ministro belga, dovrebbero essere introdotti alcuni divieti che riguardano l’importazione dei prodotti che provengono da quei territori palestinesi, ma recentemente occupati dai coloni israeliani. “Il Belgio deve aumentare i suoi finanziamenti alla Corte penale dell’Aia – ha tuonato la De Sutter – in modo che possano indagare sugli attentati”. Inoltre, il vice primo ministro ha proposto di ostacolare le transizioni di denaro verso l’organizzazione terroristica di Hamas. “Il terrorismo costa denaro – ha concluso – dunque devono esserci delle sanzioni nei confronti delle società che forniscono denaro ad Hamas”.