Non solo militari e civili tra le vittime di questa guerra assurda. Su Gaza è sceso il buio: sono 36 i giornalisti uccisi
Gli scontri sulla Striscia di Gaza tra l’esercito israeliano e le milizie di Hamas continuano senza sosta da ormai più di un mese.
I pesanti bombardamenti, soprattutto sulla città di Gaza, hanno caratterizzato questa guerra violenta con pochissimi precedenti al mondo. Tuttavia, oltre a miliziani, soldati e civili, molte vittime sono anche tra coloro che stanno raccontando il conflitto. Dall’inizio della guerra, infatti, sono 36 i giornalisti uccisi. Il quadro è allarmante.
Quasi 40 giornalisti uccisi a Gaza. L’allarme del Cpj
Continua il massacro di civili all’interno della città di Gaza. L’esercito israeliano è ormai entrato in città e sta per prendere il controllo di tutta la zona nord del più grande complesso urbano della Striscia di Gaza. Nonostante i combattimenti a terra, i raid aerei dell’aviazione continuano senza sosta, così come le notizie di morte tra i civili. Ma non solo civili e soldati. Nella Striscia di Gaza sono morti anche moltissimi giornalisti.
A lanciare l’allarme è stato il Committee to Project Journalists, secondo cui i giornalisti morti durante il conflitto, ad oggi, sono ben 36. Per il Cpj la guerra tra Israele e Hamas ha avuto un impatto enorme su coloro che stanno cercando di svolgere il loro lavoro nelle zone di guerra. Dopo l’attacco di Hamas nei territori israeliani, infatti, le vittime tra i civili hanno superato 10.000 e tra questi vi sono anche molte persone che svolgono l’attività di giornalista. I dati si fermano al 6 novembre e secondo quanto riporta il Cpj sono 36 le vittime tra giornalisti e operatori dei media. Dopo solo un mese di guerra, infatti, il conflitto ha fatto da subito registrare uno dei più alti tassi di morte tra i giornalisti. Le stesse forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato che non possono proteggere gli inviati, tra cui quelli di France Press e Reuters.
Molti giornalisti, infatti, potrebbero essere colpiti non solo dai miliziani di Hamas, ma anche dai raid aerei dell’esercito israeliano. Intanto il Cpj riporta che, tra i giornalisti caduti dall’inizio della guerra, ben 31 sono operatori media palestinesi, mentre quattro erano israeliani e uno libanese. Inoltre, risultano esserci otto giornalisti feriti, tre dispersi e altri otto arrestati. In una nota, il Cpj ha ricordato che i giornalisti sono civili che stanno svolgendo un lavoro fondamentale nel raccontare quello che sta succedendo in Medio Oriente e non devono essere presi di mira.