Gaia muore. La madre “Non guidavo io”

Tragico incidente avvenuto nella Capitale, sulla Laurentina. Giada, tredici anni, è la 166esima vittima della strada dall’inizio dell’anno.

Una scarpa abbandonata sul ciglio della strada, i segni inconfondibili dell’incidente tatuati sul terreno. Gaia Menga, tredici anni, si è spenta sabato 4 novembre sul lettino dell’ospedale Sant’Eugenio. La piccola sedeva sul sedile posteriore senza cintura e senza il rialzo obbligatorio per coloro che non raggiungono un metro e mezzo di altezza.

Incidente sulla Laurentina, muore una 13enne
Incidente sulla Laurentina, Gaia muore a soli tredici anni – foto: ansa – rationalinternational.net

“Mi hanno fatto vedere la faccia” – le parole della nonna – “Aveva il volto massacrato. Era bella, bellissima”. La donna ha lasciato la camera mortuaria insieme al figlio. La madre della piccola è indagata per omicidio stradale.

Poco chiare le dinamiche dell’incidente

Gaia Menga si trovava sul sedile posteriore di una Golf presa in leasing. Nella vettura si trovavano anche sua madre Giada Gerundo e la madre Betty Sorsile. Alle due di notte circa, la conducente ha perso il controllo del veicolo. L’auto si è scontrata contro uno spartitraffico, per poi ribaltarsi per tre volte consecutive. La tragedia si è consumata in via Laurentina, a ridosso della rotatoria con Via Giovanni Gutenberg. Gli operatori sanitari del 118 hanno raggiunto il luogo dell’incidente solo due ore dopo. Hanno trovato la mamma di Gaia accasciata a terra con la piccola in braccio, il volto devastato dall’impatto.

Gaia Menga, 166esima vittima della strada
Gaia Menga viene condotta in ospedale, inutili i tentativi di soccorso della piccola – foto: ansa – rationalinternational.net

La bambina è stata condotta immediatamente nel reparto d’urgenza di neurochirurgia dell’Ospedale Sant’Eugenio. Si è spenta poche ore dopo il ricovero. Le autorità hanno quindi aperto un fascicolo che vede le due donne indagate per omicidio stradale. La 34enne e la 33enne negano la propria responsabilità. “Non mi ricordo quello che è successo, ma di sicuro non guidavo io” – spiega Gerundo, seguita da Sorsile che invece ha dichiarato: “Io non ero su quella macchina”. Gli inquirenti hanno escluso, per il momento, il possibile coinvolgimento di un secondo veicolo.

Le due giovani sono state sottoposte ad alcol test ed esame tossicologico, entrambi negativi. Si ipotizza dunque in un colpo di sonno, un momento di distrazione oppure acquaplaning, considerando il maltempo che ha colpito la Capitale nel weekend. Il gruppo aveva partecipato ad una cena ad Anzio e stava rincasando verso il centro di Roma. “L’ho abbracciata, l’ho stretta a me” – le parole di Giada – “Non rispondeva, Gaia non mi rispondeva più”. Gaia Menga è la 166esima vittima della strada registrata nel Lazio dall’inizio dell’anno.

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