Bandiere palestinesi a Washington

Ancora proteste nelle più grandi città del mondo. Ora bandiere palestinesi sono state sventolate anche a Washington

Non si placano le ondate di proteste in tutto il mondo contro i bombardamenti israeliani che hanno colpito a mote migliaia di civili dopo un mese di guerra.

Bandiere palestinesi a Washington
Manifestazioni in tutto il mondo occidentale (Ansa) – rationalinternational.net

Mentre l’esercito israeliano si accinge ad  invadere Gaza City, dopo averla completamente accerchiata, in moltissimi Paesi (anche occidentali) si moltiplicano le manifestazioni di protesta pro-Palestina, da parte di numerose persone. Ma a far più rumore è stata la manifestazione di Washington dove sono state sventolate migliaia di bandiere palestinesi, anche contro il Presidente degli Stati Uniti.

Biden ha un problema

Nelle scorse ore, migliaia di manifestanti pro-Palestina hanno deciso di radunarsi nella Freedom Plaza di Washington. La piazza si trova nei pressi del National Mall e della casa Bianca, la residenza del Presidente degli Stati Uniti. Durante l’evento, i manifestanti hanno chiesto a gran voce la fine del supporto americano ad Israele, in modo da porre fine ai bombardamenti da parte dell’esercito di Tel Aviv. In molti, tra i manifestanti, avevano abiti rossi, verdi e neri, in onore dei colori della bandiera palestinese.

Bandiere palestinesi a Washington
Adesso per Biden sarà un problema (Ansa) – rationalinternational.net

Numerose manifestazioni pro-Palestina e anti-Israele sono avvenute in tutto il mondo occidentale. Bandiere palestinesi hanno sventolato anche a Milano, Berlino e Parigi. Ma è quella avvenuta in USA ad attira la maggior attenzione. Per Biden, infatti questo rappresenta un grave problema da affrontare, soprattutto in vista delle elezioni politiche previste per il novembre del 2024. E non si tratta di semplici calcoli politici che stanno facendo alla Casa Bianca, ma ricordare che tra circa un anno ci saranno le elezioni sono gli stessi manifestanti che sono scesi in piazza.

In un’intervento pubblico durante le manifestazioni di Washington, Omar Suleiman, uno studioso musulmano che ha parlato alla folla, ha “minacciato” Biden di un minor numero di voti. “Che sia chiaro a Biden e a tutti i membri del Congresso che non vedono la nostra umanità oggi – ha tuonato Suleiman sulla folla – non vedremo i loro nomi sulla scheda elettorale l’anno prossimo e non li ascolteremo quando verranno a trovarci“. Durante la manifestazione, infatti, è stato espressamente chiesto che gli Stati Uniti impongano il cessate il fuoco ad Israele. La minaccia sul numero di voti in meno appare più che attuale, con Joe Bidedn sempre in rapida discesa per un’eventuale rielezione, mentre Donald Trump sembra più agguerrito che mai.

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