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Isee, i prezzi per la compilazione della DSU nei Caf

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Dalma Bonaiti

I prezzi dei CAF per la compilazione della DSU per l’Isee sono stati decisi, tutti i dettagli e le informazioni necessarie su tariffe, servizi e assistenza.

La compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la richiesta dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) può risultare un’operazione complessa per molte persone. Sebbene sia possibile farlo autonomamente, affidarsi ad un Caf può rivelarsi una scelta vantaggiosa per garantire la corretta compilazione e una maggiore rapidità nella trasmissione della domanda alle autorità competenti. In questo post, analizzeremo i prezzi praticati dai vari Caf per la compilazione della DSU, fornendo utili informazioni per chiunque voglia rivolgersi a questi soggetti per richiedere l’Isee.

Dal mese precedente la gestione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per la determinazione dell’ISEE è divenuta a pagamento. Questo per coloro che hanno scelto di rivolgersi ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) per la gestione del procedimento. Gli utenti saranno tenuti a sostenere un costo solo per le DSU effettuate dopo la prima. Il costo massimo previsto sarà di 25 euro, come stabilito dalle direttive incluse nel Decreto del Lavoro.

Sarebbe fondamentale evidenziare che, in merito all’elaborazione della DSU al fine di ottenere l’Isee, il servizio non prevede costi, ma solo per il primo richiedente e nel caso in cui ci siano modifiche relative al quantitativo dei membri della famiglia. Approfondiamo meglio questo cambiamento.

Cosa cambia nella compilazione della DSU per Isee: a pagamento e gratuito

La presentazione delle DSU per calcolare l’Isee, a partire dal primo ottobre 2023, comporta delle spese se svolta tramite un Centro di Assistenza Fiscale. Questa novità è stata sottolineata dalla Consulta Nazionale dei Caf, in conformità con il previsto dal Decreto Legge n. 48/2023.

In sostanza, questo decreto stabilisce che il supporto per la compilazione della prima DSU e per tutte le eventuali modifiche successive resterà gratuito nel 2023, inclusi i cambiamenti che coinvolgono la composizione della famiglia. Tuttavia, qualsiasi altra operazione o modifica successiva potrà comportare un costo che non supererà i 25 euro.

I contribuenti che hanno optato per l’uso di un Caf dovranno sostenere questa spesa specifica. Tuttavia, non ci saranno cambiamenti per i cittadini che decidono di procedere con queste operazioni visitando autonomamente il sito ufficiale dell’Inps, dove non si applicano costi aggiuntivi.

Foto | Rido @Canva rationalinternational.net

 

Chi può avere la DSU gratis

L’ISEE rappresenta indubbiamente uno dei meccanismi fondamentali per accedere a varie facilitazioni e bonus. In modo molto riassuntivo, il sito dell’INPS ci dice che l’ISEE è l’indicatore che misura la Condizione Economica Equivalente, un criterio usato per determinare la posizione economica di una specifica famiglia. Su questo valore si basano moltissimi bonus e benefici che ogni famiglia o singolo individuo può richiedere allo Stato. Le condizioni infatti, per la quale è possibile rientrare in determinati aiuti statali stanziati si basa, nella maggior parte dei casi, sull’Isee individuale o famigliare e sui vari scaglioni di appartenenza.

Per determinarlo, si esamina il guadagno di ogni individuo nella famiglia, le loro ricchezze e si applica un sistema di equivalenza. Questo ci permette di valutare anche la struttura della famiglia.

Per acquisire l’Isee, i contribuenti possono fare affidamento su di un Caf, tramite il quale possono presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Fino al mese di settembre 2023 precedente, tale servizio veniva offerto gratuitamente grazie ad un accordo stabilito con l’Inps.

Una nuova disposizione contenuta nel Decreto Lavoro ha innovato le regole vigenti, con modifiche attive dal 1° ottobre 2023. Grazie a questa, i cittadini possono accedere gratuitamente ai servizi offerti dai Caf per acquisire il modello Isee, ma solo in due specifiche circostanze:

  • nel momento in cui provvedono a compilare la prima DSU;
  • quando devono effettuare delle variazioni nel numero dei membri del nucleo familiare nel corso dell’anno.

Per quale motivo è stato attuato questo rilevante cambiamento e i nuovi costi per la stesura della DSU

E’ evidente che le risorse disponibili al governo stanno diminuendo progressivamente: una realtà evidenziata dalla Legge di Bilancio 2024.

La Consulta Nazionale dei Caf, attraverso una dichiarazione pubblicata sul suo sito web istituzionale, ha sottolineato che, nonostante il finanziamento di 30 milioni di euro previsto dall’articolo 32 del Decreto Lavoro per il 2023, tali risorse non sembrano sufficienti per sostenere l’aumento dei costi associati ai DSU per l’Isee.

Il Governo ha preso la decisione di implementare un costo per i servizi che precedentemente erano offerti gratuitamente, allo scopo di gestire più efficacemente le risorse accessibili nei Centri di Assistenza Fiscale. Questa è la ragione dietro tale scelta.

Nell’ambito di questo scenario, le spese associate all’elaborazione delle DSU successivamente alla prima, presentate dalla stessa famiglia nell’anno di riferimento, trovano un posto. Queste operazioni non saranno più finanziate dall’Inps, ma saranno responsabilità dei cittadini, che dovranno affrontare un costo massimo di 25 euro.

Conforme precedentemente annunciato, il servizio di emissione dell’Isee compilato per la prima volta durante l’anno e le nuove DSU che necessitano di elaborazione quando c’è una variazione nel numero dei membri della famiglia, continueranno a essere gratuiti, e quindi, finanziati dal governo.

Quali sono i costi per la DSU 

Riassumendo, dal precedente mese di ottobre, il servizio per l’acquisizione delle DSU è diventato a pagamento, nel caso in cui siano presentate domande successive alla prima che non implicano modifiche verificatesi all’interno del nucleo familiare. Tuttavia, cerchiamo di spiegare in quali situazioni può essere prevista una modifica dell’Isee, che potrebbe comportare l’obbligo di un pagamento:

  • Possibili modifiche al contesto lavorativo possono includere la disoccupazione o l’assunzione in un nuovo ruolo lavorativo, entrambe situazioni che altereranno il reddito della famiglia.
  • Le fluttuazioni del patrimonio, invece, possono essere causate da transazioni come l’acquisto o la dismissione di proprietà immobiliari, che influenzano notevolmente la consistenza economica della famiglia.
  • È necessario procedere con tutti gli aggiornamenti pertinenti nel caso in cui i contribuenti non ricevano più sussidi previdenziali, assistenziali o determinate indennità, o se iniziano a riceverli. Questo riguarda ogni cambiamento nell’accettazione dei benefici previdenziali o delle indennità.

È fondamentale tenere aggiornato il proprio stato finanziario per evitare penalità. Inoltre, a seconda della legislazione applicabile, si potrebbe dover rinunciare a specifici benefici se è stata presentata la Dichiarazione Sostitutiva Unica, noto anche come DSU.

Dalma Bonaiti

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