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Cultura

Anche gli scimpanzé vanno in menopausa? Quello che sappiamo

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Giulia De Sanctis

Nuove evidenze mostrano che anche gli scimpanzé attraversano questo cambiamento ormonale, ma si sa cosa succede dopo?

Quella dell’essere umano è una delle pochissime specie in cui gli individui femmina vivo oltre la propria età riproduttiva, diventando dunque nonne.

Il club delle specie che hanno le nonne è così ristretto che le specie che, oltre l’uomo, presentano questo fenomeno si possono contare su una sola mano: le orche, i globicefali di Gray, i narvali, i beluga e le pseudorche.

Ma ora un nuovo e rivoluzionario studio conferma che almeno una popolazione di scimpanzé può essere aggiunta a questo elitario elenco. Vediamolo insieme.

La menopausa del primate

La scoperta è il risultato di 21 anni di osservazione della comunità di scimpanzé selvatici Ngogo, i quali si trovano nel Parco Nazionale di Kibale, in Uganda, e anche dalla raccolta di molta urina di scimpanzé dalle cime degli alberi.

Foto | Wikimedia Commons @böhringer friedrich – Rationalinternational.net

 

“Per farlo, identifichiamo un alberello che abbia una biforcazione di rami a forma di Y in cima, poi ci mettiamo sopra un sacchetto di plastica molto sottile” – spiega Kevin Langergraber, primatologo dell’Università statale dell’Arizona e autore senior dello studio pubblicato il 26 ottobre sulla rivista Science – “Sperando di non essere colpiti da troppi schizzi”.

Le circostanze in cui è stata condotta questa ricerca possono sembrare un po’ strane, ma lo studio dell’urina di 66 femmine della comunità Ngogo, di età compresa tra i 14 e i 67 anni, ha mostrato che i livelli ormonali di questi animali cambiano dopo i 50 anni, confermando che alcuni esemplari erano in menopausa. È interessante notare che i 50 anni sono all’incirca l’età in cui anche molte donne iniziano a entrare in menopausa.

Langergraber e altri ricercatori esperti di primati da tempo si chiedevano perché il fenomeno della menopausa si verificasse nell’essere umano ma apparentemente in nessuno dei nostri parenti evolutivi più stretti.

“È davvero entusiasmante colmare questa lacuna nel quadro generale di questo fenomeno”, afferma Catherine Hobaiter, primatologa dell’Università di St. Andrews in Scozia che studia gli scimpanzé anche nella riserva Budongo Central Forest Reserve dell’Uganda, ma che non ha preso parte al nuovo studio.

Ma perché ci abbiamo messo così tanto a scoprire che anche gli scimpanzé vanno in menopausa? La risposta più immediata è che è estremamente difficile studiare il funzionamento interno di grandi animali selvatici come questi, senza far loro del male.

Lo studio degli scimpanzé presenta molte altre complessità, in particolare il fatto che si tratta di animali estremamente longevi, soprattutto in cattività.

Una femmina, cui era stato dato il nome Little Mama, aveva circa 70 anni quando è morta in un parco safari della Florida nel 2017. Il fatto è che gli scienziati non dispongono di dati relativi a periodi lunghi come due decenni, per molti dei gruppi di scimpanzé dell’Africa centrale e occidentale.

Ma l’arco temporale coperto dal progetto scimpanzé Ngogo, avviato nel 1993, e la tecnica non invasiva usata (la raccolta delle urine) hanno garantito agli scienziati l’affidabilità delle loro scoperte.

In particolare, il team ha scoperto che le femmine anziane attraversano gli stessi cambiamenti endocrini che vive una donna di mezza età: i livelli di estrogeni e progestinici diminuiscono, mentre aumentano i livelli di ormoni follicolo-stimolanti e luteinizzanti.

Langergraber avverte tuttavia che la popolazione Ngogo potrebbe anche essere un’eccezione rispetto al resto della specie, questo perché questa comunità vive in una sorta di paradiso per gli scimpanzé: il Parco nazionale di Kibale è ricco di risorse e ben protetto, e in più mancano i leopardi, che sono il loro principali predatori.

Inoltre la comunità Ngogo si trova nel cuore del parco, quindi i suoi unici vicini sono altri scimpanzé, non gli esseri umani, che possono esporre gli animali ad agenti patogeni, fenomeno che ha ad esempio devastato altre comunità.

Ma potrebbe essere vero anche il contrario, ovvero che tutte le popolazioni di scimpanzé un tempo vivessero nella relativa prosperità di cui godono ora gli scimpanzé di Ngogo, e che l’uomo abbia esercitato una pressione così forte su questi animali che questi non vivono più abbastanza a lungo da andare in menopausa. Naturalmente la risposta potrebbe anche trovarsi in un punto intermedio tra questi due estremi.

Le nonne scimpanzé hanno un ruolo?

Un altro interessante quesito è se le nonne scimpanzé abbiano un valore aggiuntivo dal punto di vista evolutivo. Dopo tutto i ricercatori hanno dimostrato che la presenza di una nonna negli esseri umani può comportare certi benefici per i nipoti, ad esempio in termini di ulteriore cibo e assistenza per i bambini (un ruolo che nella mia famiglia è svolto da un’abbondante riserva di conserve e provviste).

Foto | Istituto Jane Goodall https://www.janegoodall.it/ – Rationalinternational.net

 

Gli scienziati hanno osservato delle prove di questo effetto nonna anche negli elefanti asiatici e nelle orche.

La risposta non è chiara, soprattutto perché le società degli scimpanzé sono molto diverse da quelle degli esseri umani, afferma il responsabile dello studio Brian Wood, antropologo evolutivo dell’Università della California a Los Angeles.

Sia i maschi che le femmine degli scimpanzé, ad esempio, si accoppiano in modo promiscuo, piuttosto che formare legami di coppia a lungo termine.

Inoltre le madri si occupano esclusivamente della propria prole e quando raggiungono la maturità, le femmine si allontanano in cerca di nuove comunità, mentre i maschi restano nella zona in cui sono nati.

Tutto questo ci dice che probabilmente le scimpanzé nonne non sanno chi sono i loro nipoti, a differenza degli esseri umani ma anche delle orche.

“Questo non significa che queste femmine anziane non abbiano un ruolo importante”, afferma Wood, “ma questo deve essere chiarito da ulteriori studi e ricerche”.

Nella sua popolazione di studio a Budongo, Hobaiter ha osservato le femmine più anziane ritirarsi dalle competizioni quotidiane che fanno parte della vita degli scimpanzé, ma sembrano ancora godere di prestigio e rispetto.

Una femmina anziana, di nome Nambi, vive a Budongo probabilmente da 60 anni o più, e Hobaiter ha assistito a momenti in cui questo esemplare sembra guidare il gruppo e prendere decisioni anche per gli altri.

“Quello che lei ha vissuto in quella foresta, le diverse stagioni che ha attraversato, le diverse zone della foresta che conosce, le interazioni con i vicini: questa è la sua preziosa eredità”.

Giulia De Sanctis

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