Un startup austriaca sta studiando un modo per permettere agli aerei di affrontare le turbolenze con meno problemi e cancellare la paura di volare.
Le turbolenze sono una delle principali cause di aerofobia, la paura di volare che tante persone sperimentano. Per queste persone è impossibile pensare di salire su un aereo e questo impedisce loro di esplorare anche le nazioni più vicine che comunque sono difficilmente raggiungibili via terra. I passeggeri, in realtà, non sono gli unici a subire gli effetti negativi di questi fastidiosi eventi atmosferici.
Anche le compagnie aeree hanno dei seri problemi con le turbolenze: costringono gli aerei a consumare più carburante e aumentano le emissioni di un volo. E la situazione potrebbe addirittura peggiorare nei prossimi anni: alcuni ricercatori avvertono che livelli più alti di anidride carbonica nell’atmosfera potrebbero rendere ancora più turbolente le rotte degli aerei. Per questi motivi, da anni va avanti una ricerca per rendere le turbolenze meno problematiche per gli aerei e i loro passeggeri.
Ci vorrà del tempo, ma un giorno la paura di volare potrebbe non essere più fonte di preoccupazione
Negli ultimi anni i social network hanno contribuito a diffondere video in cui le cabine degli aerei e i loro passeggeri vengono messe a dura prova dalle turbolenze. Le immagini del volo di Delta Airlines dello scorso agosto, con ben 11 persone ferite a causa dei violenti movimenti dell’aereo, sono ancora impresse nella mente di molte persone. La paura di volare sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, al punto che diversi esperti di salute mentale e artisti affrontano l’argomento nelle loro opere.
Turbulence Solutions, una start-up austriaca, sembra però essere arrivata vicina a una soluzione. Secondo i tecnici dell’azienda, il modo migliore per contrastare le turbolenze è rendere le ali degli aerei capaci di adattarsi alle diverse correnti. Questa soluzione può essere implementata montando dei sensori sulle ali di un aereo che rilevano le differenze di pressione dell’aria lungo diversi punti del corpo dell’aereo. In questo modo potranno regolare di conseguenza le ali.
Turbulence Solutions sta attualmente collaborando con un produttore europeo di aeromobili sportivi per sperimentare il suo sistema su aerei biposto. Secondo gli esperti dell’azienda, questo metodo potrebbe ridurre dell’80% gli effetti negativi delle turbolenze, ma al momento è adatto solo ai velivoli di piccola taglia.
“Al momento, è solo un bel complemento per gli aeromobili sportivi leggeri. Sul lungo termine, però, vogliamo renderlo più sicuro e resistente, in modo che chiunque possa provare a volare“, ha spiegato Yves Remmler, responsabile del progetto. Secondo le sue stime, potrebbero volerci fino a dieci anni prima che la tecnologia arrivi anche su aerei più grandi.