Scatta l’adeguamento Istat del listino e i prezzi aumentano fino a 20 euro in più. Ecco quanto può arrivare a costare un giro in gondola a Venezia
Dieci euro aggiuntivi per apprezzare Venezia attraverso una gita panoramica in gondola. Le tariffe orarie sono state regolate dall’Istat, portando il costo da 80 a 90 euro per una mezz’ora diurna e da 100 a 110 euro per un giro di 35 minuti nelle ore serali, un periodo preferito dagli amanti incalliti. Questo adeguamento è entrato in vigore il primo novembre, seguendo quanto stabilito nella delibera comunale approvata il 20 aprile scorso.
In modo conforme al regolamento, è compito del Comune di Venezia stabilire le condizioni economiche del servizio di gondola, con un adeguamento automatico del listino prezzi all’indice Istat ogni cinque anni, dal 2014. Questo adattamento, proposto dalla giunta veneziana in risposta alle segnalazioni dell’associazione gondolieri, tiene conto del mancato aggiornamento del listino nel 2019 e dell’inflazione del 2022, che avrebbe causato un aumento del 12.59% rispetto al 2014. L’ultimo cambiamento risaliva al 2014, quando, mantenendo il prezzo invariato, si era ridotto il tempo di percorrenza da 40 a 30 minuti. Il nuovo tariffario, già visibile sulle rive di carico e scarico, è entrato in vigore il primo novembre 2023. Il presidente dell’associazione gondolieri, Andrea Balbi, sottolinea che si tratta di un adeguamento preventivato, non di un aumento deliberato.
Rimangono inalterati i 70 centesimi richiesti ai titolari della tessera “Venezia unica” e i 2 euro per gli altri passeggeri che usufruiscono del servizio di traghetto. Quest’ultimo sarà rilanciato con il nuovo anno grazie alla collaborazione tra Marco Vidal, imprenditore veneziano e direttore generale di Mavive, azienda di cosmesi, e l’associazione di categoria. Un finanziamento di quasi 14 mila euro sottolinea l’accordo per potenziare il tradizionale trasporto via acqua a Venezia, in particolare quello dei cinque traghetti lungo le rive del Canal Grande dalle 8:30 alle 18, aumentando il numero di barchette e passando da cinque a sette gli stazi attivi.
Un’ulteriore valutazione del potenziamento verrà effettuata durante l’assemblea dei bancali alla fine dell’anno, come spiega il presidente Balbi. Entro l’inizio di dicembre, sarà resa pubblica la graduatoria per i sette posti da gondoliere titolare, oggetto di un bando emesso dal Comune nell’ottobre del 2021, che ha generato polemiche e accertamenti da parte dell’amministrazione.
Ma, a proposito di gondole, non tutti conoscono la loro storia. Vediamola insieme.
Le vere origini delle gondole sono avvolte nel mistero, con Italia, Turchia, Grecia e Malta che rivendicano l’invenzione entro i propri confini.
Gli storici fanno risalire i primi resoconti su queste imbarcazioni al 1094, quando Vitale Faliero, il Doge di Venezia, menzionò una Gondolum in una lettera al popolo. Per evitare rivolte, “donò” al popolo barche simili a gondole, sostenendo che avrebbero agevolato gli spostamenti cittadini.
La prima rappresentazione visiva di una gondola risale al 1400 nei dipinti dei celebri artisti Carpaccio e Bellini. Solo dal XV e XVI secolo le gondole furono effettivamente costruite e utilizzate a Venezia, anche se avevano un aspetto diverso. Inizialmente riservate alla classe dirigente, furono vietati gli ornamenti eccessivi nel XVI secolo, e tutte le gondole private furono dipinte di nero, pratica ancora in corso.
Entro il XVII secolo, circa 9.000 gondole solcavano i canali veneziani, collegando i cittadini ai vari distretti. Nel corso del tempo, il loro design è stato ottimizzato per servire come taxi d’acqua, e oggi quasi tutte le 400 gondole di Venezia seguono le stesse linee guida di costruzione.
Ci vogliono circa due mesi per costruire una gondola, e solo chi possiede la competenza necessaria e rispetta un rigido codice (la mariegola) ha il permesso di farlo. Ogni gondola è sorprendentemente simile alle altre, pesa circa 600 kg e misura circa 11 metri di lunghezza. Sono costruite per navigare senza soluzione di continuità attraverso i canali e le passerelle di Venezia. Pur avendo il fondo piatto come una canoa o un kayak, le gondole sono asimmetriche, più lunghe e strette.
Ogni gondola è realizzata con otto tipi diversi di legno, tra cui olmo, mogano, betulla, quercia, tiglio, ciliegio, noce e larice. Ogni tipo di legno serve uno scopo specifico, contribuendo a mantenere la barca a galla e a sostenere il massimo peso. Per bilanciare il peso del gondoliere, il lato sinistro è più largo e alto di 9 pollici rispetto alla sezione in cui si posiziona il gondoliere. A fare da contrappeso c’è il ferro, un pezzo di metallo posizionato a prua che aiuta anche a mantenere la gondola a livello sopra l’acqua. L’unico ornamento è il risso, una decorazione a forma di cavalluccio marino situata a poppa.
Una parte fondamentale di ogni gondola è la forcola attaccata alla poppa. Realizzata in noce, la forcola ha una curvatura particolare ed è dotata di ganci per posizionare il remo in base alle esigenze del gondoliere durante la voga. Per evitare che la barca giri su se stessa durante la navigazione, il gondoliere esegue remate a forma di ‘C’ o ‘J’ utilizzando la forcola come supporto.
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